Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

DA AYESHAS A ZIXUANS
SALVIAMO I NUOVI NATI

DA AYESHAS A ZIXUANS <BR> SALVIAMO I NUOVI NATI

Secondo l’Unicef, oggi nasceranno nel mondo circa 395.072 bambini. Di questi, un quarto solo in Asia Meridionale; in Italia ne nasceranno circa 1.335. Nelle città di tutto il mondo, si festeggia non solo l’anno nuovo, ma anche i cittadini più nuovi e più piccoli. Allo scoccare della mezzanotte, Sydney dà il benvenuto a circa 168 bambini, Tokyo a 310, Pechino a 605, Madrid a 166, Roma a 89 e New York a 317. Le isole Fiji, nel Pacifico, molto probabilmente hanno accolto il primo bambino nato nel 2019, gli Stati Uniti l’ultimo. A livello mondiale, oltre la metà di queste nascite dovrebbe avvenire in 8 paesi: in India 69.944; in Cina 44.940; in Nigeria 25.685; in Pakistan 15.112; in Indonesia 13.256; negli Stati Uniti d’America 11.086; nella Repubblica Democratica del Congo 10.053; in Bangladesh 8.428. In tutto il mondo, oggi, le famiglie daranno il benvenuto a moltissimi Alexanders e Ayeshas, Zixuans e Zainabs. I nomi più utilizzati in Italia saranno Sofia, Aurora, Leonardo, Alessandro e Lorenzo. Ma in diversi paesi, ricorda l’Unicef, molti bambini non riceveranno nemmeno un nome, visto che non supereranno il loro primo giorno di vita. Nel 2017, circa 1 milione di bambini sono morti il giorno in cui sono nati, e 2,5 milioni nel loro primo mese di vita. Fra questi bambini, la maggior parte sono morti per cause prevenibili, come nascita prematura, complicanze durante il parto e infezioni come sepsi e polmonite, una violazione del loro diritto fondamentale alla sopravvivenza. Mentre un bambino nato in Italia nel 2019 vivrà probabilmente fino al 2103 – la prospettiva di vita più lunga al mondo con Spagna, Giappone e Svizzera – un bambino nato in Sierra Leone potrebbe vivere fino al 2072.

LA CAMPAGNA. “In questo inizio d’anno, impegniamoci a realizzare tutti i diritti di ogni bambino, a partire dal diritto alla sopravvivenza”, ha dichiarato Francesco Samengo, presidente dell’Unicef Italia. “Se facciamo degli investimenti per formare e dotare gli operatori sanitari locali di attrezzature, in modo che ogni neonato nasca in mani sicure, possiamo salvare milioni di bambini”. Nei tre decenni passati, il mondo ha assistito a notevoli progressi per la sopravvivenza infantile: il numero di bambini nel mondo che sono morti prima di compiere cinque anni è più che dimezzato. Ma i progressi sono stati più lenti per i neonati: i bambini che muoiono nel primo mese costituiscono il 47% di tutte le morti dei bambini sotto i cinque anni. La campagna dell’Unicef, “Every Child Alive-Ogni bambino è vita”, chiede investimenti immediati per portare assistenza sanitaria di qualità, a un prezzo accessibile, a ogni madre e neonato. Ciò include una fornitura costante di acqua pulita ed elettricità alle strutture sanitarie, la presenza di operatori sanitari qualificati durante il parto, sufficienti provviste e medicine per prevenire e curare complicanze durante la gravidanza, il parto e la nascita, e ragazze adolescenti e donne preparate a chiedere una migliore qualità dei servizi sanitari. (Red – 1 gen)

(© 9Colonne - citare la fonte)