"Molti italiani si sono fatti ipnotizzare dall'immigrazione. E' una paura che è stata loro pazientemente instillata dal leader della Lega, Matteo Salvini. Queste persone che oggi hanno preso il potere in Italia si ritengono al di sopra delle leggi. Hanno dichiarato guerra alla magistratura. Hanno scarsa familiarità con la grammatica istituzionale e chiunque sia dotato della minima competenza sembra loro naturalmente sospetto. In questo senso, c'è una continuità diretta con Berlusconi". Così Nanni Moretti, intervistato da Le Monde. Per il regista di "Santiago, Italia", documentario dedicato al colpo di Stato di Pinochet in Cile, la "la nozione di solidarietà e di generosità, a lungo centrale nel mio Paese, sta scomparendo. La memoria non è il forte del popolo italiano" sottolinea Moretti ricordando come allora "il popolo italiano nel suo insieme fu, in Europa, il più solidale con il popolo cileno". Moretti, infine, risponde negativamente alla domanda se dopo Berlusconi sarebbe disponibile a interpretare Salvini sul grande schermo: "E' stato già difficile farlo per Berlusconi. Fu una decisione dell'ultimo minuto, una sorta di sfida e di amore per il rischio, un doppio salto. Ma questo no, sarebbe al di sopra delle mie forze". (Roc - 26 feb)