L’Aquila. Ormai sembrerebbero non esserci più dubbi: sarà Marco Marsilio il candidato per la coalizione di centrodestra. Fratelli d’Italia, dopo i primi sondaggi, ha espresso la propria preferenza e ora la conferma con decisione. Questo si evince nelle parole dell coordinatore regionale Etel Sigismondi che, raggiunto dai nostri microfoni, ha fatto chiarezza sui movimenti che il partito guidato da Giorgia Meloni svilupperà in Abruzzo.
C’è la conferma per la candidatura del senatore Marsilio?
Stiamo lavorando per questo, si. La questione è sul tavolo nazionale che si dovrà riunire anche in presenza di Salvini, questi giorni impegnato all’estero. Ci auguriamo che nelle prossime ore sia dia il via libera alla candidatura di Marco Marsilio, persona autorevole e dall’alto profilo istituzionale, in grado di attecchire nella nostra regione.
Come giudica il malumore dei vostri alleati?
Non parlerei di malumore ma di visioni diverse. Da una parte della Lega non registro nessuno tipo di dissonanza rispetto alla candidatura di Marsilio, ad esempio. Non ha messo alcun tipo di veto. Per quanto riguarda Forza Italia hanno sempre dichiarato che avrebbero preferito un loro candidato. Ambizione legittima ma non ci sono degenerazioni rispetto all’accordo nazionale.
In queste ore si parla di un passaggio nel vostro partito di alcuni esponenti forzisti. Come giudica questa vicenda interna al Comune dell’Aquila?
Registriamo delle tensioni interne a Forza Italia e di questo ne siamo dispiaciuti. Ma sono tensioni interne al loro partito che io non commento. Ma non registro alcun passaggio a Fratelli d’Italia. Sono tensioni loro
Come giudica il percorso di Fratelli d’Italia in questi anni?
La nostra classe dirigente è preparata, competente e ha dimostrato di essere capace di far nascere in Abruzzo un progetto dal nulla. Sono sei anni che lavoriamo sul territorio con la serietà che ci contraddistingue. Registriamo che molti rappresentanti della società civile stanno guardando con simpatia ai nostri progetti nostri la cui crescita è esponenziale. Posso dire che dimostreremo di non essere il partito più piccolo del centrodestra. Il tavolo nazionale ha riconosciuto la validità della nostra classe regionale. Da coordinatore sono assolutamente contento, anche nella composizione delle liste che saranno molto forti.
Può dirci qualcosa di più su questo aspetto?
Riguardo le liste posso dire solo che ci sarà un passaggio graduale. I presidenti provinciali stanno raccogliendo le disponibilità sul territorio che poi passeranno al vaglio del coordinamento regionale che farà le liste. Rispetto a quelle che saranno le sette candidature che dovremo mettere nella provincia dell’Aquila, Pescara e Teramo, oltre alle otto nella provincia di Chieti, abbiamo più nomi rispetto a quelli necessari e, quindi, dovremo fare delle scelte. Parlare di nomi è prematuro.