Sabato 22 settembre dalle ore 17 presso l'Associazione Archeosofica di Pescara sarà presentato il libro Indagine sui rotoli del Mar Morto.

Nella primavera del 1947, nel deserto vicino al Mar Morto, in una località di nome Qumran a circa 30 chilometri da Gerusalemme, ebbe luogo in modo del tutto fortuito una scoperta che diede inizio a ritrovamenti di portata eccezionale, capaci di gettare luce sul periodo storico che vide la nascita di Gesù Cristo. Un giovane beduino scoprì una grotta contenente misteriose giare di terracotta che custodivano, ben avvolti e legati da lacci di pelle, molti rotoli di pergamena e papiro, scritti su colonne in lingua ebraica. Seguirono negli anni altre scoperte, per un totale di 11 grotte e circa 900 rotoli rinvenuti. I rotoli di Qumran fin da subito fecero scaturire moltissime domande e dibattiti. Chi ne furono gli autori? Perché li nascosero, custodendoli con perizia, nelle grotte? Si tratta principalmente di versioni e commentari dell’Antico Testamento, ma alcuni testi sono originalissimi, come la Regola della Comunità, il Rotolo della Guerra, la Regola dell’Assemblea. In essi si rinvengono le regole e le precise caratteristiche della vita comunitaria degli Esseni. Perché questa importante comunità ebraica, di cui parlano diffusamente gli antichi storici come Tito Flavio Giuseppe, Plinio e diversi altri, non è mai nominata nei Vangeli, o almeno così appare? Quale fu il probabile rapporto che ebbero con questa comunità di asceti, profeti e sacerdoti, Gesù, Giovanni il Battista, Giovanni l’Evangelista e la Vergine? Quali sono i contenuti dei rotoli e in che modo gettano luce sul Cristianesimo nascente? Dai testi emerge una somiglianza dottrinale, o piuttosto una rottura totale rispetto alla fede cristiana?