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Gli 80 anni del Cardinale Dziwisz, una vita con San Giovanni Paolo II

Il Cardinale Dziwisz, Arcivescovo emerito di Cracovia |  | Kyle Burkhart CNA Il Cardinale Dziwisz, Arcivescovo emerito di Cracovia | | Kyle Burkhart CNA

Compie 80 anni oggi ed esce così dal novero degli elettori in un futuro conclave il Cardinale Stanisław Dziwisz, Arcivescovo emerito di Cracovia e per 40 anni segretario particolare di Karol Wojtyla, poi Giovanni Paolo II.

Ordinato presbitero il 23 giugno 1963 dall’allora Vescovo ausiliare di Cracovia, Karol Wojtyła, ne è diventato in tempo brevissimo segretario personale. Incarico che ha mantenuto fino alla morte di Giovanni Paolo II il 2 aprile 2005.

Nel 1985 Giovanni Paolo II gli conferisce il titolo di prelato d'onore di Sua Santità e nel 1996 quello di protonotario apostolico di numero.

Il 7 febbraio 1998 è stato nominato Vescovo titolare di San Leone e Prefetto aggiunto della Casa pontificia. E’ stato consacrato da Giovanni Paolo II insieme ai Cardinali Angelo Sodano - allora Segretario di Stato - e  Franciszek Macharski, all’epoca Arcivescovo metropolita di Cracovia.

Il 29 settembre 2003 Papa Giovanni Paolo II lo promuove Arcivescovo.

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Dopo la morte di Giovanni Paolo II, Papa Benedetto XVI il 3 giugno 2005 lo nomina Arcivescovo metropolita di Cracovia. Il 24 marzo 2006 lo stesso Benedetto XVI lo ha creato Cardinale di Santa Romana Chiesa assegnandogli il titolo presbiterale di Santa Maria del Popolo.

Cinque anni fa il Cardinale Dwiwisz ha festeggiato i 75 anni in modo speciale: partecipando alla canonizzazione in Piazza San Pietro di Giovanni Paolo II. Era, infatti, il 27 aprile 2014.

L’8 dicembre 2016 Papa Francesco accoglie la sua rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Cracovia per raggiunti limiti di età.

Da Arcivescovo di Cracovia ha ricevuto le visite di Benedetto XVI e di Francesco.

Con gli 80 anni del Cardinale Dziwisz il numero dei cardinali elettori scende a quota 120, il limite massimo previsto da Paolo VI e confermato da tutti i suoi successori. Ovviamente il Papa può derogare a tale limite.