“Continuano le discussioni dei circoli minori, proseguirà lunedì e martedì arriveranno le relazioni”. Così il Prefetto del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini, aprendo il consueto briefing sulla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.  

“E’ la prima volta che partecipo - ha raccontato il Cardinale Juan Josè Omella Omella, Arcivescovo di Barcellona - e mi ha colpito vedere come il Papa è sempre con noi nelle congregazioni generali, è lì come uno di noi, ascolta, scrive… Si sta facendo qualcosa di serio. Anche il fatto di vedere una Assemblea così plurale: ognuno si esprime in base alla sua esperienza perché la Chiesa è plurale. Poi c’è molta comunione tra noi, tutti siamo identificati nel progetto della Chiesa per i giovani che in Aula sono rumorosi e simpatici, ci criticano anche ma li ascoltiamo con attenzione: loro sono proiettati nel futuro e nella speranza”. 

“Io invece - ha scherzato il Cardinale Wilfrid Fox Napier, Arcivescovo di Durban - sono all’ottavo sinodo. Questo però è unico perché c’è coinvolgimento proattivo del Papa, anche prima del Sinodo. Poi ci sono 34 giovani che lavorano con noi in Aula, è fondamentale la loro partecipazione nei circoli minori. Noi non parliamo di ma con i giovani”.

“Dal punto di vista africano - ha poi specificato il porporati sudafricano - mancano nell’Instrumentum Laboris alcune questioni. I giovani ad esempio in Africa cercano Gesù e nella Chiesa cercano risposte, ma questo non c’è nel documento. Dobbiamo rappresentare la realtà africana più chiaramente: vi sono sviluppi in Africa che dovremmo portare sulla scena della Chiesa mondiale. Tra un anno sarà il 50/mo della SECAM e quello che vorremo fare è che anche la nostra storia sia raccontata nel modo più chiaro possibile. Altra lacuna se consideriamo disoccupazione e povertà questo è solo accennato e solo dal punto di vista eurocentrico. Siamo preoccupati anche per il lavoro minorile e per la mancanza di istruzione. Un altro elemento che manca è il cattivo comportamento di molti governi che continuano sul fronte dello sfruttamento e della corruzione”.