Cosa vedere a Siracusa e dintorni, 17 consigli per gli amanti di arte e architettura

La Sicilia sud orientale è un luogo ricco di storia. Ecco il nostro itinerario da non perdere in 17 tappe, tra importanti siti archeologici, bellezze architettoniche, musei ed edifici dal fascino senza tempo.
Siracusa Veduta aerea dell'isola di Ortigia al tramonto
Siracusa, Veduta aerea dell'isola di Ortigia al tramontoWestend61/Getty Images

Cosa vedere a Siracusa: 17 consigli per chi ama l’arte e l’architettura

Proseguono i nostri itinerari in Sicilia: questa volta vi condurremo alla scoperta di Siracusa, città natale di Archimede, e definita da Cicerone “la più grande e bella di tutte le città greche”. Adagiata sulla costa orientale, domina il Mar Ionio con i suoi eleganti palazzi barocchi e offre siti archeologici, musei e attività culturali di grande richiamo. La città fu fondata nel 734 a.C. sull’isola di Ortigia, e oggi si sviluppa anche in parte sulla terraferma. Ripercorrere la sua storia vuol dire compiere un viaggio nel tempo, in ogni strada come nei tanti monumenti, si possono cogliere le testimonianze del passato.

Vista panoramica di Siracusa nella Sicilia sud orientale.

Courtesy Algilà
Visitare un singolare gioiello dorico e barocco

Cosa vedere a Siracusa? Partite dal centro storico di Ortigia per raggiungere la maestosa piazza principale su cui si erge il Duomo. Il colpo d’occhio è veramente spettacolare e unico. Le morbide linee della facciata barocca si sposano con le imponenti colonne doriche inglobate nei muri perimetrali. Unico esempio in cui l’architettura dorica del tempio di Atene si sposa con quella barocca.

Piazza Duomo ad Ortigia, un luogo dal grande fascino.

Photo credit Maremagnum
Conoscere l’antica arte dei Pupi siciliani

Percorrendo le viuzze vi troverete nell’antico ghetto ebraico dove potete visitare il Museo dei Pupi, situato in Piazza San Giuseppe 32, ad angolo con via della Giudecca. Riconosciuto “Teatro di figura di rilevanza nazionale” dal Ministero dei Beni Culturali, è un luogo che porta avanti la lunga tradizione di pupari grazie all’atelier che produce le famose marionette armate. Il museo, inserito all’interno del prestigioso palazzo Midiri-Cardona, ripercorre attraverso l’esposizione di pupi, marionette, oggetti di scena e materiale scenografico le tappe della storia dei fratelli Vaccaro, famosi pupari siracusani.

L'antica arte dei Pupi siciliani ha tradizioni antichissime e viene tramandata da generazione in generazione.

Photo credit Angela Ravaioli

Non perdete anche una visita al Teatro Orfeo (via della Giudecca, 22), dove le famiglie Vaccaro e Mauceri mettono in scena l’affascinante arte del Teatro dei Pupi. Un luogo di cultura, che offre nel corso dell’anno iniziative che spaziano dai pupi alla prosa, dal teatro ragazzi a quello di figura. Qui il teatro va vissuto e amato.

Per una pausa pranzo non fatevi mancare gli arancini della vicina friggitoria Antica Giudecca, la più antica di Ortigia.

Specchiarsi tra antiche leggende

La Fontana di Aretusa, situata di fronte al mare, attira ogni giorno tantissimi visitatori.

Photo credit Westend61

Passeggiando fino a Largo Aretusa potete ammirare la suggestiva Fontana di Aretusa. Un giardino acquatico, a pochi metri dal mare, dove rigogliosi papiri decorano la fontana. La fonte porta il nome della ninfa conosciuta in tutta la Grecia per la sua bellezza e riporta alla memoria la leggenda legata alla sua storia d’amore con Alfeo. Luogo di attrazione di poeti e scrittori sin dall’antichità ad oggi.

Proseguendo sul lungomare Alfeo, tra bar e ristoranti, si arriva al Castello Maniace, da dove si gode lo spettacolo del tramonto sulla penisola della Maddalena.

Ammirare una prestigiosa opera d’arte

Superate i due ponti, che collegano Ortigia all’altra parte della città, visitate in piazza Santa Lucia la Basilica di Santa Lucia al Sepolcro alla Borgata, dove si può ammirare la pala d’altare “Il seppellimento di Santa Lucia” di Caravaggio, che il pittore realizzò durante la sua breve permanenza a Siracusa.

Scoprire un sito archeologico unico del Mediterraneo

Tappa obbligata è la visita al parco archeologico della Neapolis, un'esperienza davvero indimenticabile. Si tratta della zona più rappresentativa dell'antica città greca, con vaste aree di verde da cui, attraverso un viale, tracciato sull'antica strada romana, si accede ai principali monumenti archeologici: il Teatro Greco, l'Anfiteatro Romano, la Latomia del Paradiso con l'Orecchio di Dionisio e la Grotta dei Cordari, l'Ara di Ierone, e la Chiesa di San Nicolò ai Cordari.

Il Tempio di Apollo, il più antico tempio dorico dell'Occidente greco.

Photo credit Gabriele Debetto

In particolare, spicca il Teatro Greco, il monumento più famoso della città, che ha la particolarità di essere quasi interamente scavato nella roccia. Oggi richiama numerosi visitatori che vogliono ammirare la maestosità o che desiderano assistere alle rappresentazioni teatrali classiche che si svolgono tra la primavera e l’estate.

Il Teatro Greco di Siracusa è scavato all'interno di una roccia.

Photo credit Gabriele Debetto
Entrare in un’eccezionale grotta

Vicino al teatro greco si trovano le Latomie. La più conosciuta è quella del Paradiso dalla quale si accede all’Orecchio di Dioniso, una grotta artificiale circondata da una vegetazione lussureggiante, scavata nel calcare, alta circa 23 metri e larga dai 5 agli 11 metri con una singolare forma, vagamente simile ad un padiglione auricolare, che si sviluppa in profondità per 65 metri. La grotta è dotata di eccezionali proprietà acustiche. La leggenda narra che il tiranno Dionisio fece scavare la grotta dove rinchiudeva i prigionieri, e appostandosi all'interno di una cavità superiore, ascoltava i loro discorsi.

Non mancano anche location dove potete soggiornare e immergervi nella bellezza della Sicilia.

Dormire in una dimora di charme

Donna Coraly, un'antica dimora immersa nella campagna siciliana.

Courtesy Donna Coraly

Se desiderate vivere un’esperienza autentica recatevi da Donna Coraly (Contrada San Michele), un'antica dimora di charme. Immerso nella silenziosa e incontaminata campagna siciliana, il Country Boutique Hotel è nato dal sapiente restauro di un’antica villa, grazie alla cura della proprietaria Lucia Pascarelli. Le camere sono veri e propri gioielli, arricchite da mobili ottocenteschi di famiglia, biancheria di qualità, opere d’arte, tessuti eleganti e ceramiche di Caltagirone, per immergere l’ospite in una delicata atmosfera dal gusto antico, in cui storia, lusso e sicilianità sono i protagonisti. Incantevole è l’Orangerie, realizzata in una serra agricola di grande impatto scenografico, dove gli ospiti possono pranzare o trascorrere momenti di relax, in prossimità della piscina.

Soggiornare in un edificio storico

Autograph Collection Hotels arriva in Sicilia con il nuovo hotel Ortea Palace, Autograph Collection.

Courtesy Ortea Palace

Se invece preferite restare ad Ortigia potete soggiornare nel nuovo Ortea Palace, Autograph Collection. Ospitato all'interno del Palazzo Ortea, l’antico ufficio postale di Siracusa, l'hotel offre esperienze autentiche ispirate al ricco patrimonio culturale della Sicilia. Il design degli interni è caratterizzato da toni naturali: dall'arancione terracotta che riflette gli alberi di agrumi locali e i fiori d'arancio, alle tonalità di verde ispirate alle foglie di salvia. Gli ospiti possono assaporare anche la cucina mediterranea al ristorante The Courtyard o gustare la tipica cucina italiana sul rooftop lounge, con vista su Porto Piccolo. L'hotel dispone inoltre di un centro fitness e di una spa con piscina coperta.

Dimorare in un palazzo d'epoca

Ingresso Algilà Ortigia Charme Hotel, un palazzo d'epoca totalmente ristrutturato.

Photo credi Alberto Fraccon

Nel cuore di Ortigia vi aspetta anche la raffinata struttura Algilà Ortigia Charme Hotel (Via Vittorio Veneto, 93), affacciata sul lungomare che offre camere con vista. Ogni ambiente si caratterizza per le linee armoniose, pietre ricercate e maioliche variopinte, complementi d’arredo che uniscono arte povera a pezzi d’epoca, proveniente dalla Sicilia, dalla Spagna e dal Marocco. A completare l’offerta il ristorante guidato dallo chef Alessio Tito, che unisce genuinità e raffinatezza. Una cucina capace di guardare oltremare per deliziare tutti i palati grazie all’uso di prodotti tipici mediterranei, biologici e a chilometro zero.

La Sicilia è infatti un luogo ricco di cultura gastronomica e non mancano i ristoranti da provare in questo angolo di paradiso.

Gustare il meglio della cucina siciliana

Regina Lucia Ristorante affacciato sulla piazza principale di Ortigia.

Courtesy Regina Lucia Ristorante

All’interno di un palazzo nobiliare del Settecento in stile barocco potete assaporare la cucina di Regina Lucia Ristorante (Piazza Duomo, 6), impreziosito da un affaccio sulla meravigliosa piazza del Duomo di Ortigia. La cucina, guidata dagli chef Roberta Gallo e Salvatore Calleri, propone pietanze creative dei classici siciliani. Qualche esempio? Il trancio di tonno con caponata, mandorle e pistacchi; e lo sformatino di cavati con melanzane, salsa di ciliegino e basilico croccante.

Cortile Santo Spirito, all’interno degli spazi di Palazzo Salomone luxury suites, un edificio signorile del 1600.

Courtesy Cortile Santo Spirito

Altra tappa culinaria imperdibile è il Cortile Spirito Santo (via Salomone,21) nei pressi del Castello Maniace, all’interno degli spazi di Palazzo Salomone luxury suites, un edificio signorile del 1600, completamente ristrutturato. Suggestivo è il cortile esterno adibito a lounge, che si affaccia sulla Chiesa dello Spirito Santo, da cui prende il nome il ristorante. Lo chef Giuseppe Torrisi accompagna gli ospiti in un percorso gastronomico alla scoperta dei piatti della tradizione siciliana senza rinunciare ad un tocco di innovazione e creatività. Tra le pietanze da provare ci sono le specialità ittiche come il “Pescato del giorno”, in camicia di sale alle erbe, conchigliacei e salsa di datterino giallo di Scicli arrosto.

Ristorante Porta Marina, situato all'interno di un dammuso del '400.

Courtesy Porta Marina

Un'altra chicca che vi stupirà nei pressi del quartiere medievale. In un affascinante dammuso del ‘400 trovate Porta Marina (via dei Candelai, 35) , dove gli chef Salvo e Giancarlo Di Mauro raccontano la tradizione siciliana di mare. Una storia di famiglia che viene tramandata di generazione in generazione, grazie alla grande passione per la cucina e per la terra siciliana. Da non perdere: il cannolo di parmigiana, al pesce spada e caviale di basilico; o le sfere croccanti di baccalà, crema di finocchio e gelatine di arancia.

Osservare ceramiche d'autore

Se amate le ceramiche siciliane recatevi presso la bottega CERAMIKALE (via della Maestranza, 70) dove potrete acquistare le ceramiche artistiche e ammirare anche le lavorazioni. Qui, il maestro ceramista Alessandro Alota, svolge la sua attività da più di vent'anni, e le sue opere richiamano la tradizione delle ceramiche di Caltagirone.