Ciccone, pranzo ristretto (di voti) ad Anagni, piatto ricco al Casale (di F. Ducato)

Pranzo striminzito (di voti) ad Anagni per il candidato presidente della Provincia del centrodestra Tommaso Ciccone. Ma Lega e FdI lo rassicurano: "Non veniamo al tavolo con Forza Italia, ci vediamo da noi". Pienone invece al Casale con l'eterno Alfredo Pallone

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Due settimane fa, il sabato sera precedente alla partita della Juventus con il Frosinone, c’erano migliaia di persone assiepate davanti al Colaiaco di Anagni, in attesa di vedere i propri idoli.

L’altro giorno, nello stesso posto, secondo le malelingue, c’era uno sparuto drappello al pranzo organizzato dallo stato maggiore di Forza Italia per lanciare anche nella città dei Papi la candidatura di Tommaso Ciccone a presidente della Provincia di Frosinone per il centrodestra.

Una figura piuttosto magra. Che certo non rafforza né indebolisce la candidatura del prescelto del gruppo conservatore in vista della scadenza elettorale di fine ottobre. Ma potrebbe essere significativa del reale stato di salute dei rapporti tra le anime del centrodestra provinciale.

 

Tra i big del Partito di Anagni presenti c’era, e non poteva essere altrimenti, il sindaco Daniele Natalia, accompagnato dal generale Guglielmo Rosatella, segretario politico di Fi da qualche mese (dopo essere stato, a suo tempo, tra i principali sostenitori della candidatura dell’ex sindaco di centrosinistra Fausto Bassetta), ed il consigliere comunale Pierino Naretti. Tutto qui, almeno per quanto riguarda Anagni.

Attovagliati da Colaiaco c’erano poi i colonnelli provenienti dai comuni redenti. Marco Fiorini, assessore comunale a Fiuggi (ma anche Consigliere e quindi vota per le Provinciali), Leonida Zaccari (il ras dei voti a Ferentino, ma in Consiglio siede il figlio Luca che voterà per le Provinciali), Bruno Quatrana (consigliere comunale a Trivigliano).

Dieci persone in tutto se si contano anche il commander Mario Abbruzzese, l’ex vice coordinatore Riccardo Del Brocco, una longilinea e bionda assistente.

 

Sembra che nell’imminenza del pranzo siano state fatte parecchie telefonate a simpatizzanti, veri o presunti, del centrodestra locale. Tutte con lo stesso motivo; cercare di coinvolgere più persone possibile, e trasformare così una riunione tra pochi intimi in un convivio con una certa dignità politica.

 

Qualche siparietto interessante. Come quello che avrebbe riguardato, giurano sempre i maldicenti, alcuni esponenti della maggioranza del sindaco Daniele Natalia non iscritti a Forza Italia. Ai quali sarebbe arrivato, da parte di Fi, l’invito a partecipare.

Ma che avrebbero ricevuto dai propri vertici provinciali l’esortazione, per così dire, calda, a non partecipare alla cena ed a non facilitare il lavoro a Ciccone ed ai suoi sodali. Con una motivazione ineccepibile: “è una cosa che riguarda Forza Italia, che se la vedano quelli di Forza Italia”.

La versione ufficiale è: “I nostri eletti incontreranno il candidato presidente della Provincia tutti insieme, in una sola riunione provinciale”. Scelta fatta sia dalla Lega che da Fratelli d’Italia.

Come idea di collaborazione non c’è male, in effetti.

Non certamente un’adunata oceanica. Diciamo che da Anagni a supporto di Ciccone non c’è da attendersi una vagonata di voti. A dimostrazione che il centrodestra, vincente in città per tutta una serie di motivi, diventa meno trainante quando si tratta di fare squadra ed allargare il raggio d’azione a livello provinciale.

Non ne è convinto l’avvocato Daniele Natalia. Che trionfalmente, tra l’antipasto ed il primo, ha rassicurato i presenti: «Ad Anagni pigliamo tutti i voti della maggioranza e pure qualcuno dell’opposizione».

Il che, a Tommaso Ciccone è sembrato francamente troppo, viste le presenze a tavola. Invece, gli hanno spiegato: «Non ci vo’ na scienza visto che sono andati contro Tasca, Casapound ha eletto un solo consigliere e Sandra Tagliaboschi sta in rotta con tutto il Pd mondiale».

 

 

A rinfrancare il sindaco di Pofi Tommaso Ciccone è stato invece l’eterno Alfredo Pallone. Lui si che di cene se ne intende. Ne ha organizzata una l’altra sera al Casale, in zona aeroporto a Frosinone. Una cinquantina di presenti: venti dei quali erano elettori. Molti più di quelli che Forza Italia ha portato al tavolo di Anagni.