Regionali, stallo nel centrodestra: trattative no stop

Le trattative per individuare il candidato governatore del Centrodestra nel Lazio sono allo stallo. Tutto è passato nelle mani di Berlusconi, Salvini, Meloni. Cosa sta bloccando la scelta. Storace: è un delitto

Il tavolo regionale ha finito il suo lavoro. Ora la questione è direttamente sul tavolo con Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Saranno loro nelle prossime ore a decidere il nome del candidato da schierare alla guida del centrodestra per le Regionali del Lazio.

Lo stallo per ora non si è sbloccato. Veti incrociati e vecchie ruggini tra correnti e alleati, continuano a bloccare la trattativa.

Per l’intera giornata, come una giostra impazzita, sono prima scese poi  salite, a turno, le quotazioni di Sergio Pirozzi, Maurizio GasparriFabio Rampelli.

Ci sono stati contatti, incontri e riunioni, tra i leader di Fi,  Fdi e Lega e i loro emissari, per cercare una via d’uscita. Nessuno degli alleati vuole intestarsi Sergio Pirozzi. Perché è uomo di nessuno, una volta eletto – se dovesse accadere – non risponderà a nessuno di loro. Allora a chi conviene sostenerlo?

Oggi, al  ristorante di Montecitorio, Giorgia Meloni ha pranzato con il capogruppo Fabio Rampelli,  presenti Ignazio La Russa e Francesco Lollobrigida.

Silvio Berlusconi invece ha pranzato nel suo appartamento privato a Palazzo Grazioli a Roma. Il Cav è ancora nella Capitale, sempre in contatto con Niccolò Ghedini e Antonio Tajani. Sta provando a smussare gli angoli ed a sciogliere i nodi. Il tempo stringe, chiudere il caso Lazio  significherebbe ‘a cascata’ agevolare anche la definizione delle liste elettorali in vista del 4 marzo.

A Montecitorio sostengono che ci  sarebbero state tensioni tra Fdi e Lega. E c’è chi teme che alla fine  possa spuntarla proprio il nemico pubblico numero uno, Sergio lo Scarpone Pirozzi, grazie al sostegno dei salviniani e il placet di Fi.

Sondaggi alla mano, Gasparri resterebbe il favorito (leggi qui Nicola Zingaretti sopra il 40%) . L’ultima  parola spetterà a Berlusconi, d’intesa con Salvini e Meloni. Che, secondo gli osservatori, stanno puntando i piedi sul Lazio solo per incassare altrove. Perché una volta piazzato un candidato di Forza Italia nel Lazio (così come prevedevano gli accordi nazionali) la Lega passerebbe all’incasso della candidatura in Friuli Venezia Giulia per Massimiliano Fedriga. L’attuale presidente dei deputati del Carroccio, infatti, è pronto a correre per la presidenza della Regione e si  presenterà anche alla Camera (nel listino proporzionale), visto che le elezioni nel Friuli Venezia Giulia dovrebbero tenersi il 29 aprile,  evitando così l’election day con le politiche del 4 marzo.

Ma c’è un solo problema: Pirozzi non è di Forza Italia. E nessuno vuole intestarsi Pirozzi. Stallo assoluto.

 

STORACE, DELITTO NON APPOGGIARE PIROZZI

«Per forza…sarebbe un delitto se non lo  facessero, anche perché rischiano di far vincere i Cinque Stelle“.  Così Francesco Storace, intercettato in platea all’Atlantico Live di  Roma alla presentazione dei comitati di Sergio Pirozzi (leggi qui Pirozzi inizia la marcia: il grande show nell’Atlantico Live strapieno) ha risposto a  chi gli chiedeva se secondo lui ci sono ancora possibilità che il  centrodestra sostenga la candidatura del sindaco di Amatrice alla  presidenza della Regione Lazio.

«Io so che qui c’era una struttura complicata da riempire e non  c’erano politici ma una marea di gente» ha detto Storace.

«Pirozzi ha detto cose che hanno smontato anche il tema dell’incompetenza che  qualche scienziato raccontava – ha aggiunto -. Io credo che ci siano  ancora i margini».

Ma per ora è stallo.