A Montefiore Conca nuovo sequestro di armi e munizioni risalenti alle Guerre Mondiali: un arresto

A finire in manette il fratello sessantenne di uno dei due arrestati nella giornata precedente

Armi e ordigni bellici sequestrate a Montefiore Conca a 24 ore dal primo blitz

Un altro sequestro di armi e munizioni da parte dei carabinieri della Stazione di Montefiore Conca che da inizio dell'anno sono guidati dal maresciallo maggiore Adriano Sarti che ha avvicendato il luogotente Giorgio Bellabarba. A finire in carcere questa volta, sempre con l'accusa di detenzione abusiva di armi e munizioni, è un ristoratore sessantenne, fratello di uno dei due arrestati nella giornata precedente, un 57enne di professione muratore (l'altro è un 51enne). Grazie all'attività investigativa dei militari della piccola Stazione (una decina le divise), elogiati dal comandante della Compagnia di Riccione Marco Califano per la professionalità e l'abnegazione nella scrupolosa indagine ("è uno dei sequerstri più ingenti degli ultimi anni su tutto il territorio nazionale") sulla scia dell'operazione precedente, è stata indviduata una terza cascina all'interno della quale sono state rinvenute armi di vario genere, alcune risalenti al primo conflitto mondiale, altre alla seconda Guerra. E ancora: proiettili da artiglieria, munizioni nuove, bombe a mano. In totale un centinaio di pezzi custoditi con cura in involucri di tela o carta, come se fossero catalogate, per evitarne il deperimento. L'uomo arrestato come gli altri due non ha detto nulla riguardo la detenzione della “santa barbara” su  cui faranno accertamenti anche gli artificieri del Nucleo investigativo di Bologna.

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