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Oro Saiwa Fibractive dry cookies - 420 g

4.4 4.4 out of 5 stars 128 ratings

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Number of items 1
Unit count 420 gramme
Brand Oro Saiwa
Item weight 420 Grams
Number of pieces 1
Package weight 0.45 Kilograms

About this item

  • Fibractif Gold: the biscuit allied to your well-being, made with 100% Italian grain!
  • For those looking for a tasty and authentic source of fiber, ideal to start the day under the sign of regularity.
  • You know that lightning dashboard fibers promote intestinal transit?
  • Produced in Italy in the Capriata d'Orbe factory in Piedmonte.
  • With the Harmony programme, we are committed to sustainable agriculture.

Product description

Product Description

For more than 65 years, Gold Saiwa has accompanied Italian families to breakfast, with the dry biscuit of tradition that stands out for its unique taste, unique aroma and warm stitched biscuit scent. But it is not enough of Saiwa gold thanks to its Ciok side, it is the ideal ally for everyday life and to take with you everywhere! A set of simple and gourmet products with wheat from sustainable agriculture thanks to the Harmony program. With gold Saiwa every day, it's a good day.

Ingredients

Fruit flour 31%, integral fruit flour 27%, sugar, sunflower oil, fruit table 8.9%, fibre (inulin) 5.4%, leavening agents (ammonium carbonates, sodium carbonates, diphosphate), fruit GLUTIN, salt, lactose (from latt), emulsifier SOIA Alecitin. ), fruit starch, flavors, antioxidant (rosemary extract).

Product information

Technical Details

General Information

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Product details

  • Package Dimensions ‏ : ‎ 20.9 x 18.9 x 5.2 cm; 420 g
  • Manufacturer ‏ : ‎ Mondelez Italia
  • ASIN ‏ : ‎ B0B2VD3F17
  • Customer reviews:
    4.4 4.4 out of 5 stars 128 ratings

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ymarti
5.0 out of 5 stars Buoni!
Reviewed in Italy on 19 February 2024
Classico biscotto Oro Saiwa ma con anche farina integrale e fibre.
In offerta ottimo rapporto qualità-prezzo.
Per quanto riguarda gli ingredienti, questi non sono il massimo della vita infatti è presente l'olio di palma, additivi schifosi come difosfati e aromi di sintesi chimica.
Un pò troppo zuccherati e salati, con apporto di lattosio, ma nonostante tutto questo, oppure grazie a ciò, il sapore è molto buono e li compro. Hanno anche pochi grassi saturi e questo è un vantaggio, oltre al fatto che un biscotto apporta solo 24 Kcal circa.
Ripeto, li trovo molto buoni e ottimi sia con in classico tea, sia con porridge o yogurt e frutta per lo spuntino. Friabili quanto basta, danno soddisfazione.
Per quanto mi riguarda, in conclusione, sebbene non ultra sani, per rimanere leggeri e per il sapore ottimo li consumo in una dieta varia con attività fisica.
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Francesco C.🐢
5.0 out of 5 stars Sono 7️⃣2️⃣: gustosi, croccanti e friabili😋, superano a pieni voti la prova dell’inzuppo🍵
Reviewed in Italy on 21 June 2023
 1️⃣ IL PACKAGING.🎁
Questi “Fibrattiva” rappresentano una variante del tradizionale “Oro Saiwa”, il quale, prodotto a far data dagli anni Cinquanta del secolo scorso, è stato il primo biscotto italiano ad esser commercializzato in confezione, anziché sfuso. A contraddistinguerli è, appunto, il marchio “SAIWA”, che identifica una storica azienda di origine genovese, operante nella produzione di biscotti, cracker e patatine, la quale oggi fa parte della multinazionale americana Mondelēz (attiva nell’àmbito alimentare con numerosi altri brand, tra cui: Cȏte d’Or, Halls, Oreo, Philadelphia, Ritz, Toblerone, Tuc e Vitasnella).
Come accennavamo poc’anzi, i biscotti oggetto di questa recensione sono una delle varie versioni della linea “Oro Saiwa”, che oggi in realtà non si compone solo di biscotti secchi, ma annovera anche altri snack, come le barrette. Rimanendo nell’àmbito dei biscotti secchi (visto che l’economia della presente trattazione non ci consente di dilungarci troppo), segnalo che, oltre al petit tradizionale (ossia, l’Oro “Classico”) e al “Fibrattiva”, abbiamo quello ai “5 Cereali” e il “Classico senza glutine”; ci sono poi altre varianti, che, però, si discostano dal consueto formato sia per aspetto che per dimensioni, i quali vengono, invece, (pressapoco) ripresi dalle versioni citate.
Al momento, gli Oro “Fibrattiva” sono disponibili nella sola confezione da 420 g, la quale, contenente 7️⃣2️⃣ biscotti è costituita da un incarto esterno del tipo “flowpack” o “flow-wrap”, ovvero un film di polipropilene, saldato da una macchina confezionatrice orizzontale attorno al prodotto, il quale, in questo caso specifico, è racchiuso all’interno di un cartoncino ondulato (conosciuto anche come “cannettato”). Questo tipo di confezionamento offre, innanzitutto, una valida protezione contro gli urti ed è molto semplice da aprire (non richiede l’impiego delle forbici; basta agire sui settori opportunamente segnalati). Assicura, inoltre, una chiusura ermetica, in quanto scherma validamente ossigeno, gas, luce, umidità e altri agenti esterni potenzialmente contaminanti; ciò significa che limita fortemente la deperibilità degli ingredienti dell’alimento contenuto, favorendo, quindi, un’ottima e lunga conservazione delle sue caratteristiche nutritive e organolettiche. Merito, questo, pure della sigillatura sottovuoto e del confezionamento in atmosfera modificata (o protettiva), che concorrono ad estendere il periodo di conservazione (la c.d. “shelf life”), contrastando, nei limiti del possibile, le inesorabili alterazioni chimiche, fisiche, microbiologiche, sensoriali e strutturali. A conforto della validità dell’imballaggio, posso dire che al suo interno non ho registrato né la presenza di aria, né di umidità, che sono i principali artefici di contaminazione e rapida degradazione dei cibi. Va, tra l’altro, sottolineato che l’azione protettiva persiste pure dopo l’apertura dell’incarto esterno, visto che i 7️⃣2️⃣ petit contenuti sono divisi in 3️⃣ monoporzioni (ognuna contenente 2️⃣4️⃣ esemplari da circa 5,83 g cadauno per un un peso complessivo di 240 g), confezionate singolarmente in un film di polipropilene trasparente del tipo “flowpack” o “flow-wrap” (di cui abbiamo poc’anzi parlato⬆) e, quindi, anche agevoli da portare al séguito per avere sempre uno “spezzafame” a portata di mano.
Questo packaging ha, inoltre, il pregio di essere facilmente riciclabile. Consultando il sito web del fabbricante, emerge, in effetti, una sua particolare attenzione per la tematica ecologica, testimoniata dall’utilizzo di fonti energetiche alternative e da un impegno costante alla riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica, che tende, tra l’altro, a compensare, promuovendo vari progetti per lo sviluppo delle energie rinnovabili in diverse parti del mondo.

2️⃣ L’ETICHETTATURA.☢
L’etichettatura è chiara ed esaustiva. Emerge, innanzitutto, che il luogo di origine e quello di molitura del grano utilizzato per la realizzazione dei petit insistono entrambi sul territorio nazionale; in particolare, sono finitimi e molto vicini al sito realizzativo, che è quello proprietario di Capriata d’Orba, in provincia di Alessandria. Questo stabilimento adotta, per la gestione dei rischi da contaminanti chimici, biologici, microbiologici e fisici, un modello “HACCP” (Hazard Analysis Critical Control Points) in linea con i requisiti dello schema di certificazione “FSSC 22000 v5.1”. Questa metodologia operativa, con la quale vengono definiti e monitorati i punti critici di controllo del processo produttivo (i c.d. “CCP”, fondamentali per garantire la sicurezza dei prodotti alimentari), affianca, inoltre, un “Sistema di Gestione Integrato Sicurezza, Ambiente ed Energia”, che, secondo quanto asseverato da un ente indipendente, è conforme rispettivamente alle norme “UNI ISO 45001” (in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro), “UNI EN ISO 14001” (in materia ambientale) e “UNI EN ISO 50001” (in materia di gestione energetica). Non potendo soffermarmi, per le anzidette ragioni di economia testuale, sulle validazioni sinora menzionate, rimarco solamente che esse presuppongono una serie di stringenti controlli fisici, chimici, bio-chimici e organolettici, per cui sono foriere di alta qualità, igiene e sicurezza alimentare, alle quali contribuisce anche l’accurato sistema di tracciabilità, utilizzato dall’azienda per monitorare costantemente la catena di fornitura, al fine anche di assodare il rispetto dei principî di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Nel complesso, il consumatore trova la gran parte delle informazioni, non solo nutrizionali, di cui ha bisogno per addivenire ad un acquisto oculato. Partendo dalle informazioni nutrizionali, va innanzitutto detto che l’apporto calorico per 100 g di prodotto è di 406 kcal (grassi: 12,0 g, dei quali appena 5,1 g sono di acidi grassi saturi; carboidrati: 59,0 g, di cui 19,0 g di zuccheri; proteine: 8,6 g; fibre: ben 15 g, che sono un toccasana per il transito intestinale; sale: 1,1 g). Gli ingredienti sono rappresentati da: farina di frumento (32%), farina integrale di frumento (27%), zucchero, olio di palma, crusca di frumento (9%), fibre (5,5%, rappresentate da inulina), agenti lievitanti (ossia, carbonati di ammonio, carbonati di sodio e difosfati), glutine di frumento, sale, lattosio (da latte), emulsionante (lecitine di soia), amido di frumento, aromi e antiossidante (ovvero, estratto di rosmarino).
Viene segnalata la possibile presenza, in tracce, di senape, la quale, come ben specificato, analogamente agli ingredienti evidenziati in grassetto (frumento, latte e soia), può provocare allergie e intolleranze, che, fortunatamente😥, a casa mia nessuno ha registrato.
L’incarto esterno riporta in modo ben visibile il lotto di produzione e il c.d. “termine minimo di conservazione” (o “TMC”), il quale, preceduto dalla solita formula “da consumarsi preferibilmente entro”, è collocato sufficientemente avanti nel tempo: circa 8 mesi rispetto al momento della consegna (di 4 mesi successivo a quello della produzione; la c.d. “shelf life” o “vita da scaffale”, che abbiamo già menzionato in apertura a proposito del packaging, è, infatti, di 12 mesi). Ricordo a me stesso che il “TMC” rappresenta la soglia temporale fino alla quale l’alimento mantiene intatte le sue proprietà, se conservato correttamente. Superato tale termine, non diventa pericoloso per la salute; sarà ancora possibile consumarlo, ma le sue qualità organolettiche inizieranno a subire una progressiva flessione. Non viene, invece, indicato un c.d. “PAO” (“period after opening”), ossia un torno di tempo entro il quale consumare i frollini, una volta aperta la confezione; l’importante, come suggerisce lo stesso produttore, è conservarli in un luogo fresco e asciutto.
Completa l’etichettatura l’indicazione del quantitativo contenuto, che, come già detto, è di 420 g (ci sono 7️⃣2️⃣ esemplari dal peso unitario di circa 5,83 g); tale valore ponderale è affiancato dalla “℮”, che rappresenta il c.d. “simbolo di stima”, il quale certifica che il divario tra la quantità effettiva contenuta nella confezione e quella nominale riportata in etichetta non eccede i limiti fissati dalla normativa dell’Unione Europea.

3️⃣ I BISCOTTI🍫
I biscotti, dalla forma rettangolare, misurano singolarmente 58,4 x 47,9 x 5,7 mm e hanno un peso unitario medio di poco superiore ai 5,83 g. Li caratterizza una golosa tonalità leggermente scura, che testimonia sia il buon grado di cottura che la presenza nell’impasto di alimenti ricchi di fibre; mi riferisco, in particolare, alla farina di grano tenero integrale e alla crusca di frumento, che sono ben distinguibili, osservando la superficie esterna, in particolare quella superiore, dove troviamo la solita scritta “PETIT SAIWA ORO”, contornata da una serie di forellini.
La gran parte dei biscotti contenuti nella confezione sono risultati “più o meno” integri, in quanto la loro consistenza è apprezzabile (senza, tuttavia, risultare esagerata); hanno poca tendenza a sbriciolarsi e superano a pieni voti la prova dell’inzuppo: nel latte si ammorbidiscono, ma lo “spappolamento” è tutt’altro che immediato. Qualsivoglia tipo di composto cremoso ci si provi a spalmare sopra, è piuttosto difficile che si rompano accidentalmente; l’impasto è perfettamente “incordato”.
Appena si apre il sacchetto, si sprigiona un odore di cereale tostato, che, naturalmente, diventa ancor più forte man mano che si avvicina il frollino al naso per portarlo alla bocca. Il gusto è alquanto delicato con una dolcezza, che non è eccessivamente pronunciata. La fragrante pasta frolla di cui sono fatti è molto friabile; si scioglie bene in bocca, rivelando, inoltre, un’apprezzabile croccantezza, della quale abbiamo già poc’anzi fatto cenno. L’ottimo abbinamento di ingredienti (tra i quali, ricordiamo, non ci sono né burro, né uova), in perfetto equilibrio tra loro, innesca delle estasianti percezioni olfattive🤪 e dà origine a delle amabili sensazioni gustative, che, oltre ad essere connotate da una perfetta armonia, hanno l’ulteriore pregio di deliziare il palato per un bel po’ di tempo dopo la completa consumazione dell’alimento😋.
I biscotti in parola si possono consumare sia da soli, come snack, che con bevande di ogni tipo, meglio se calde (latte, caffè, tè, orzo, ecc.). Volendo, possono essere sbriciolati e usati per lo smoothie o come base per creare dolci, quali la cheesecake; nulla vieta di impiegarli al posto dei crackers o delle gallette, per spalmarci il formaggio fresco. La loro versatilità permette, quindi, di dare ampio sfogo alla propria inventiva gastronomica, che trova un valido alleato nelle ricette presenti sul sito web “orosaiwa”.

4️⃣ LE CONSIDERAZIONI FINALI.🤔👨🏽‍💻
Le argomentazioni dedotte nelle righe che precedono e le conseguenti considerazioni sviluppate mi portano ad esprimere un giudizio complessivamente positivo sulla qualità e sulla gradevolezza del prodotto, da cui discende una valutazione di congruità riguardo al prezzo di 1,89 euro, al quale viene attualmente venduta la confezione da 420 g. Un importo, equivalente ad un costo al chilogrammo di circa 4,50 euro, il quale, sulla base di un’accurata analisi comparativa, estesa pure alle offerte presenti nelle ultime settimane sui volantini della “GDO”, si rivela anche abbastanza competitivo🤑; soprattutto, se si tiene conto che non stiamo parlando di un formato “scorta”😉.
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Francesco C.🐢
5.0 out of 5 stars Sono 7️⃣2️⃣: gustosi, croccanti e friabili😋, superano a pieni voti la prova dell’inzuppo🍵
Reviewed in Italy on 21 June 2023
1️⃣ IL PACKAGING.🎁
Questi “Fibrattiva” rappresentano una variante del tradizionale “Oro Saiwa”, il quale, prodotto a far data dagli anni Cinquanta del secolo scorso, è stato il primo biscotto italiano ad esser commercializzato in confezione, anziché sfuso. A contraddistinguerli è, appunto, il marchio “SAIWA”, che identifica una storica azienda di origine genovese, operante nella produzione di biscotti, cracker e patatine, la quale oggi fa parte della multinazionale americana Mondelēz (attiva nell’àmbito alimentare con numerosi altri brand, tra cui: Cȏte d’Or, Halls, Oreo, Philadelphia, Ritz, Toblerone, Tuc e Vitasnella).
Come accennavamo poc’anzi, i biscotti oggetto di questa recensione sono una delle varie versioni della linea “Oro Saiwa”, che oggi in realtà non si compone solo di biscotti secchi, ma annovera anche altri snack, come le barrette. Rimanendo nell’àmbito dei biscotti secchi (visto che l’economia della presente trattazione non ci consente di dilungarci troppo), segnalo che, oltre al petit tradizionale (ossia, l’Oro “Classico”) e al “Fibrattiva”, abbiamo quello ai “5 Cereali” e il “Classico senza glutine”; ci sono poi altre varianti, che, però, si discostano dal consueto formato sia per aspetto che per dimensioni, i quali vengono, invece, (pressapoco) ripresi dalle versioni citate.
Al momento, gli Oro “Fibrattiva” sono disponibili nella sola confezione da 420 g, la quale, contenente 7️⃣2️⃣ biscotti è costituita da un incarto esterno del tipo “flowpack” o “flow-wrap”, ovvero un film di polipropilene, saldato da una macchina confezionatrice orizzontale attorno al prodotto, il quale, in questo caso specifico, è racchiuso all’interno di un cartoncino ondulato (conosciuto anche come “cannettato”). Questo tipo di confezionamento offre, innanzitutto, una valida protezione contro gli urti ed è molto semplice da aprire (non richiede l’impiego delle forbici; basta agire sui settori opportunamente segnalati). Assicura, inoltre, una chiusura ermetica, in quanto scherma validamente ossigeno, gas, luce, umidità e altri agenti esterni potenzialmente contaminanti; ciò significa che limita fortemente la deperibilità degli ingredienti dell’alimento contenuto, favorendo, quindi, un’ottima e lunga conservazione delle sue caratteristiche nutritive e organolettiche. Merito, questo, pure della sigillatura sottovuoto e del confezionamento in atmosfera modificata (o protettiva), che concorrono ad estendere il periodo di conservazione (la c.d. “shelf life”), contrastando, nei limiti del possibile, le inesorabili alterazioni chimiche, fisiche, microbiologiche, sensoriali e strutturali. A conforto della validità dell’imballaggio, posso dire che al suo interno non ho registrato né la presenza di aria, né di umidità, che sono i principali artefici di contaminazione e rapida degradazione dei cibi. Va, tra l’altro, sottolineato che l’azione protettiva persiste pure dopo l’apertura dell’incarto esterno, visto che i 7️⃣2️⃣ petit contenuti sono divisi in 3️⃣ monoporzioni (ognuna contenente 2️⃣4️⃣ esemplari da circa 5,83 g cadauno per un un peso complessivo di 240 g), confezionate singolarmente in un film di polipropilene trasparente del tipo “flowpack” o “flow-wrap” (di cui abbiamo poc’anzi parlato⬆) e, quindi, anche agevoli da portare al séguito per avere sempre uno “spezzafame” a portata di mano.
Questo packaging ha, inoltre, il pregio di essere facilmente riciclabile. Consultando il sito web del fabbricante, emerge, in effetti, una sua particolare attenzione per la tematica ecologica, testimoniata dall’utilizzo di fonti energetiche alternative e da un impegno costante alla riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica, che tende, tra l’altro, a compensare, promuovendo vari progetti per lo sviluppo delle energie rinnovabili in diverse parti del mondo.

2️⃣ L’ETICHETTATURA.☢
L’etichettatura è chiara ed esaustiva. Emerge, innanzitutto, che il luogo di origine e quello di molitura del grano utilizzato per la realizzazione dei petit insistono entrambi sul territorio nazionale; in particolare, sono finitimi e molto vicini al sito realizzativo, che è quello proprietario di Capriata d’Orba, in provincia di Alessandria. Questo stabilimento adotta, per la gestione dei rischi da contaminanti chimici, biologici, microbiologici e fisici, un modello “HACCP” (Hazard Analysis Critical Control Points) in linea con i requisiti dello schema di certificazione “FSSC 22000 v5.1”. Questa metodologia operativa, con la quale vengono definiti e monitorati i punti critici di controllo del processo produttivo (i c.d. “CCP”, fondamentali per garantire la sicurezza dei prodotti alimentari), affianca, inoltre, un “Sistema di Gestione Integrato Sicurezza, Ambiente ed Energia”, che, secondo quanto asseverato da un ente indipendente, è conforme rispettivamente alle norme “UNI ISO 45001” (in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro), “UNI EN ISO 14001” (in materia ambientale) e “UNI EN ISO 50001” (in materia di gestione energetica). Non potendo soffermarmi, per le anzidette ragioni di economia testuale, sulle validazioni sinora menzionate, rimarco solamente che esse presuppongono una serie di stringenti controlli fisici, chimici, bio-chimici e organolettici, per cui sono foriere di alta qualità, igiene e sicurezza alimentare, alle quali contribuisce anche l’accurato sistema di tracciabilità, utilizzato dall’azienda per monitorare costantemente la catena di fornitura, al fine anche di assodare il rispetto dei principî di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Nel complesso, il consumatore trova la gran parte delle informazioni, non solo nutrizionali, di cui ha bisogno per addivenire ad un acquisto oculato. Partendo dalle informazioni nutrizionali, va innanzitutto detto che l’apporto calorico per 100 g di prodotto è di 406 kcal (grassi: 12,0 g, dei quali appena 5,1 g sono di acidi grassi saturi; carboidrati: 59,0 g, di cui 19,0 g di zuccheri; proteine: 8,6 g; fibre: ben 15 g, che sono un toccasana per il transito intestinale; sale: 1,1 g). Gli ingredienti sono rappresentati da: farina di frumento (32%), farina integrale di frumento (27%), zucchero, olio di palma, crusca di frumento (9%), fibre (5,5%, rappresentate da inulina), agenti lievitanti (ossia, carbonati di ammonio, carbonati di sodio e difosfati), glutine di frumento, sale, lattosio (da latte), emulsionante (lecitine di soia), amido di frumento, aromi e antiossidante (ovvero, estratto di rosmarino).
Viene segnalata la possibile presenza, in tracce, di senape, la quale, come ben specificato, analogamente agli ingredienti evidenziati in grassetto (frumento, latte e soia), può provocare allergie e intolleranze, che, fortunatamente😥, a casa mia nessuno ha registrato.
L’incarto esterno riporta in modo ben visibile il lotto di produzione e il c.d. “termine minimo di conservazione” (o “TMC”), il quale, preceduto dalla solita formula “da consumarsi preferibilmente entro”, è collocato sufficientemente avanti nel tempo: circa 8 mesi rispetto al momento della consegna (di 4 mesi successivo a quello della produzione; la c.d. “shelf life” o “vita da scaffale”, che abbiamo già menzionato in apertura a proposito del packaging, è, infatti, di 12 mesi). Ricordo a me stesso che il “TMC” rappresenta la soglia temporale fino alla quale l’alimento mantiene intatte le sue proprietà, se conservato correttamente. Superato tale termine, non diventa pericoloso per la salute; sarà ancora possibile consumarlo, ma le sue qualità organolettiche inizieranno a subire una progressiva flessione. Non viene, invece, indicato un c.d. “PAO” (“period after opening”), ossia un torno di tempo entro il quale consumare i frollini, una volta aperta la confezione; l’importante, come suggerisce lo stesso produttore, è conservarli in un luogo fresco e asciutto.
Completa l’etichettatura l’indicazione del quantitativo contenuto, che, come già detto, è di 420 g (ci sono 7️⃣2️⃣ esemplari dal peso unitario di circa 5,83 g); tale valore ponderale è affiancato dalla “℮”, che rappresenta il c.d. “simbolo di stima”, il quale certifica che il divario tra la quantità effettiva contenuta nella confezione e quella nominale riportata in etichetta non eccede i limiti fissati dalla normativa dell’Unione Europea.

3️⃣ I BISCOTTI🍫
I biscotti, dalla forma rettangolare, misurano singolarmente 58,4 x 47,9 x 5,7 mm e hanno un peso unitario medio di poco superiore ai 5,83 g. Li caratterizza una golosa tonalità leggermente scura, che testimonia sia il buon grado di cottura che la presenza nell’impasto di alimenti ricchi di fibre; mi riferisco, in particolare, alla farina di grano tenero integrale e alla crusca di frumento, che sono ben distinguibili, osservando la superficie esterna, in particolare quella superiore, dove troviamo la solita scritta “PETIT SAIWA ORO”, contornata da una serie di forellini.
La gran parte dei biscotti contenuti nella confezione sono risultati “più o meno” integri, in quanto la loro consistenza è apprezzabile (senza, tuttavia, risultare esagerata); hanno poca tendenza a sbriciolarsi e superano a pieni voti la prova dell’inzuppo: nel latte si ammorbidiscono, ma lo “spappolamento” è tutt’altro che immediato. Qualsivoglia tipo di composto cremoso ci si provi a spalmare sopra, è piuttosto difficile che si rompano accidentalmente; l’impasto è perfettamente “incordato”.
Appena si apre il sacchetto, si sprigiona un odore di cereale tostato, che, naturalmente, diventa ancor più forte man mano che si avvicina il frollino al naso per portarlo alla bocca. Il gusto è alquanto delicato con una dolcezza, che non è eccessivamente pronunciata. La fragrante pasta frolla di cui sono fatti è molto friabile; si scioglie bene in bocca, rivelando, inoltre, un’apprezzabile croccantezza, della quale abbiamo già poc’anzi fatto cenno. L’ottimo abbinamento di ingredienti (tra i quali, ricordiamo, non ci sono né burro, né uova), in perfetto equilibrio tra loro, innesca delle estasianti percezioni olfattive🤪 e dà origine a delle amabili sensazioni gustative, che, oltre ad essere connotate da una perfetta armonia, hanno l’ulteriore pregio di deliziare il palato per un bel po’ di tempo dopo la completa consumazione dell’alimento😋.
I biscotti in parola si possono consumare sia da soli, come snack, che con bevande di ogni tipo, meglio se calde (latte, caffè, tè, orzo, ecc.). Volendo, possono essere sbriciolati e usati per lo smoothie o come base per creare dolci, quali la cheesecake; nulla vieta di impiegarli al posto dei crackers o delle gallette, per spalmarci il formaggio fresco. La loro versatilità permette, quindi, di dare ampio sfogo alla propria inventiva gastronomica, che trova un valido alleato nelle ricette presenti sul sito web “orosaiwa”.

4️⃣ LE CONSIDERAZIONI FINALI.🤔👨🏽‍💻
Le argomentazioni dedotte nelle righe che precedono e le conseguenti considerazioni sviluppate mi portano ad esprimere un giudizio complessivamente positivo sulla qualità e sulla gradevolezza del prodotto, da cui discende una valutazione di congruità riguardo al prezzo di 1,89 euro, al quale viene attualmente venduta la confezione da 420 g. Un importo, equivalente ad un costo al chilogrammo di circa 4,50 euro, il quale, sulla base di un’accurata analisi comparativa, estesa pure alle offerte presenti nelle ultime settimane sui volantini della “GDO”, si rivela anche abbastanza competitivo🤑; soprattutto, se si tiene conto che non stiamo parlando di un formato “scorta”😉.
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Jady suetta
4.0 out of 5 stars Molto buoni a colazione
Reviewed in Italy on 26 March 2024
Questi biscotti sono ideali a colazione,poi non sono dolcissimi e hanno fibre.per me valgono.
D'anconaCarmela.
5.0 out of 5 stars Buona qualità
Reviewed in Italy on 6 March 2024
Gustosissime questi biscotti 🍪
Filippo
5.0 out of 5 stars Ottimo prodotto
Reviewed in Italy on 15 April 2024
Lo storico biscotto 🍪 con una nuova variante, ottimi