Haakon di Norvegia: i 50 anni di un futuro re, silenzioso ma tosto. Soprattutto in amore
Mezzo secolo di candeline per il principe ereditario. Un uomo mai sopra le righe, ma che sa il fatto suo. Vero Matte Merit?
Se c’è una cosa che non manca ad Haakon di Norvegia è il sorriso. Un sorriso dolce, tenero, rassicurante. Accompagnato, però, da un carattere tosto. Un mix irresistibile per un uomo che, tra qualche anno, siederà sul trono della Norvegia. E che, oggi, 20 luglio, sarà l’uomo più chiacchierato di tutto il Paese. Per una buona ragione.
I 50 anni di Haakon di Norvegia
Classe 1973, Haakon di Norvegia oggi compie 50 anni. Un traguardo importante che il principe ereditario ha cominciato a celebrare qualche settimana fa con una serie di viaggi in tutta la nazione insieme alla moglie Mette Marit. Che, tra l’altro, è la seconda festeggiata.
Il caso ha voluto, infatti, che il figlio del re Harald V si innamorasse perdutamente di una donna più piccola di lui soltanto di un mese. Lui nato il 20 luglio 1973, lei il 19 agosto dello stesso anno. Mezzo secolo di candeline sulla torta da spegnere a distanza ravvicinata.
Da qui la scelta della casa reale norvegese di fare una festa di coppia, organizzando per i due una serie di viaggi in tutto il Paese, durante l’estate. Un modo per incontrare persone, conoscere associazioni, iniziare a promuovere l’immagine di coloro che, un domani, saranno il re e la regina di Norvegia.
La prossima generazione di sovrani già in piena età adulta, quella in cui già ci sono Felipe e Letizia di Spagna, Filippo e Mathilde del Belgio, Guglielmo e Maxima d’Olanda. E in cui entreranno, oltre ad Haakon e Mette Marit, anche Frederik e Mary di Danimarca e Vittoria di Svezia e Daniel.
Haakon, il re tosto e silenzioso
Di Haakon di Norvegia non si parla spesso. Di lui si sa poco e niente. È noto, ad esempio, che ha avuto tre sovrani come padrini di battesimo (re Olav V di Norvegia, re Carlo XVI Gustavo di Svezia e la regina Margherita II di Danimarca). Che è stato in Marina e che si è laureato, nel 1999, in Scienze politiche a Berkley, negli Stati Uniti, all’Università della California.
Ha poi preso un master in Sociologia dello sviluppo a Londra, alternando il percorso di studi alla reggenza temporanea della corona per via dei saltuari problemi di salute del padre. Sappiamo anche che ha una grande passione per lo sport e per la musica.
Il futuro re sull’amore non transige
Perennemente nell’ombra – oggi non diventerebbe nemmeno re, essendo in vigore in Norvegia la legge secondo cui a prendere la corona sarebbe il figlio o la figlia maggiore del sovrano in carica. E Haakon è il secondogenito, fratello minore di Martha Louise – il figlio di re Harald V ha avuto in realtà l’occasione di dimostrare al mondo di che tempra sia fatto.
È accaduto nel 1999 quando il futuro re incontrò, tramite amici in comune, la giovane Mette Marit, una ragazza single che aveva avuto un figlio da un ex spacciatore di droga. Fu amore a prima vista.
L’immagine della monarchia momentaneamente ne risentì. Mette Marit, infatti, non aveva certo il «pedigree» caratteristico di una futura regina. Ma Haakon, tosto e innamorato fino al midollo, si impuntò: voleva lei, indipendentemente dal suo passato.
Haakon ebbe la fortuna, però, di avere dalla sua parte il padre, che mai dimenticò i dieci anni che dovette passare, a sua volta, a convincere il papà che fosse un bene sposare la borghesissima Sonja Haraldsen (cosa che poi avvenne nel 1968, dopo la minaccia di rinunciare al trono). Una lunga attesa fatta di sofferenze che re Harald V non ha mai dimenticato, facendone tesoro come solo i buoni padri sanno fare, vale a dire non commettendo lo stesso errore dei genitori con i propri figli. E permettendo ad Haakon di coronare, nel 2001, il suo sogno d’amore.
A distanza di più di vent’anni dalle nozze, l’unione dei due, concretizzatasi nella nascita di Ingrid Alexandra (la futura prima regina di Norvegia, ndr) e di Sverre Magnus, dimostra che Haakon, nella sua silenziosa testardaggine, aveva ragione.
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