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giovedì 2 Maggio 2024,

L’ex ministro Fornero a Pieve: «Recuperiamo il dialogo civile, l’onestà anche nella contrapposizione»

Nella sala della Magnifica Comunità si è parlato di pensioni ma non solo. E non sono mancate le proteste.

La situazione attuale in Italia? «Non siamo ancora sul precipizio, ma il declino continua». La riforma delle pensioni con il “senno di poi”? «Nel 2011 era difficile fare diversamente, ma ho commesso l’errore di dare fiducia ad alcune persone e anche ai numeri». Elsa Fornero, ex ministro del lavoro e delle politiche sociali del governo Monti, era questo pomeriggio a Pieve di Cadore, nella sala consiliare della Magnifica Comunità, per un incontro con la cittadinanza. Si è parlato di pensioni e della legge che porta il nome dell’economista e accademica piemontese. Una legge combattuta a spada tratta dall’attuale governo giallo-verde e contestata anche da non pochi cittadini. E l’ex ministro, oltre a ripercorrere le fasi che portarono, otto anni fa, all’approvazione della riforma, ha riflettuto sulla situazione politica e socio-economica attuale, lanciando un appello affinché si recuperi «il dialogo civile, l’onestà anche nella contrapposizione».

L’arrivo in Cadore della Fornero non è passato inosservato. E infatti l’incontro in Magnifica si è aperto con la protesta di Matteo Gracis, amministratore di NuovoCadore.it. «Avremmo preferito che il Comune di Pieve e la Magnifica Comunità invitassero qualche esodato, che potesse raccontarci la propria esperienza. E invece no, Pieve ci presenta un incontro con il peggior ministro del lavoro degli ultimi decenni, che ha distrutto vite e famiglie. Cose dell’altro mondo. Una vergogna», ha detto Gracis prima di uscire dalla sala, rifiutando l’invito del Fornero a restare e ad aprire un dialogo. Una protesta attesa, quella di Gracis, che nei giorni scorsi aveva espresso il proprio disappunto sui social network. Tant’è che in Magnifica erano presenti gli agenti della Digos. 

La protesta di Matteo Gracis.

«Abbiamo bisogno di ricostruire la società civile», ha detto l’ex ministro «Non sono qui per rappresentare o perché chiamata da un partito politico. Sono contenta di potermi confrontare con le persone, anche se sottolineano quel che ho fatto di sbagliato. L’importante, però, è dialogare. Non lanciare accuse e poi andarsene».

L’incontro si sarebbe dovuto tenere inizialmente a Domegge – da qui la presenza del sindaco Lino Paolo Fedon – ma alla fine la scelta è ricaduta su Pieve, grazie anche alla collaborazione della Magnifica.Tra le persone in sala anche il primo cittadino di Pieve Bepi Casagrande e quello di Calalzo, nonché parlamentare, Luca De Carlo. 

«Viviamo in un contesto di profonda incertezza», ha evidenziato la Fornero rispondendo alle domande dei giornalisti della stampa locale seduti al tavolo con lei, «ed è molto facile che emergano quelli che definisco “ipersemplificatori”, persone che puntano a ottenere consenso soffiando sulle inquietudini collettive». «Nel 2011 ho firmato due riforme, delle pensioni e del lavoro, con l’obiettivo di creare un mercato inclusivo, nei confronti di giovani e donne», ha aggiunto. «In quei giorni di quasi otto anni fa l’Italia si trovava in una situazione estremamente critica, lo spread aumentata, l’Europa ci chiedeva di intervenire. A volte bisogna prendere decisioni impopolari. Preferisco definirle così piuttosto che parlare di “lavoro sporco”, come spesso sento dire da chi mi accusa. Posso dire di aver cercato di lavorare mettendo in primo piano gli interessi del paese. Ho commesso però alcuni peccati e ho avuto l’ingenuità di pensare che il paese potesse cambiare direzione. Ho poi commesso l’errore di dare fiducia ad alcune persone e anche ai numeri. Tutta la vicenda, bisogna dirlo, ha mostrato debolezza amministrativa».

Commentando la “quota 100” ha evidenziato che nel breve termine può anche funzionare, «ma nel lungo periodo ci sono due rischi: il declino, da una parte; dall’altra, il precipizio, di fronte al quale si devono prendere decisione drastiche. Penso che a questo punto non siamo ancora arrivati, ma su un declino che va avanti inesorabile non c’è alcun dubbio». Da economista, la Fornero ha sottolineato che nessuna teoria dimostra che a un pensionamento corrisponde un’assunzione. «Bisogna rivedere nel complesso il mercato del lavoro», ha detto, «”quota 100” non apre le porte a giovani e pensioni».

Non sono mancate le domande da parte del pubblico. Domande pungenti, visto che la figura della Fornero è una delle più contestate degli ultimi anni. Un ragazzo, riflettendo sul governo attuale, ha chiesto all’ex ministro se lo schieramento giallo-verde non rappresenti una risposta all’esasperazione dei cittadini «Di sicuro in parte è vero», ha risposto, «ma quel che non mi piace è il linguaggio, la volontà di insistere su quel che ci divide anziché su ciò che unisce, il distogliere l’attenzione dai reali problemi puntando il dito sempre su qualcun altro, su un capro espiatorio». «Mi auguro che sovranità e populisti non vincano in Europa», ha affermato pensando alle prossime elezioni, «perché sarebbe davvero un segnale preoccupante».


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