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lunedì 29 Aprile 2024,

Per i Bellunesi in Marocco l’incontro a Marrakech col parroco padre Zenone

È proseguito anche oggi, domenica 28 aprile, con un appuntamento significativo, il pellegrinaggio di dialogo con l’Islam.

Nella giornata di oggi, domenica 28 ottobre, i Bellunesi che in Marocco stanno vivendo il pellegrinaggio di dialogo con l’Islam hanno incontrato padre Zenone, parroco della parrocchia dei santi martiri di Marrakech. Padre Zenone, al centro della foto qui sopra, ha in mano un volume dei tesori d’arte nelle chiese del Bellunese che la Provincia di Belluno ha voluto donargli tramite il vescovo Renato. Dietro il Vescovo, padre Zenone e l’imam Hassan Frague si vede un affresco che raffigura l’incontro di san Francesco e il sultano Malik al Kamil. Quella dei santi martiri di Marrakech è l’unica chiesa al mondo che ha tra le sue icone l’incontro di Francesco e il Sultano, avvenuto a Damietta, in Egitto, 800 anni fa, nel 1219.

Da parte sua padre Zenone ha donato al Vescovo la pisside usata da papa Francesco per distribuire la comunione ai fedeli durante la Santa Messa celebrata a Rabat il 31 marzo scorso, durante il viaggio apostolico in Marocco.

Padre Zenone ha descritto la chiesa dei santi martiri di Marrakech come un luogo condiviso da cristiani, ebrei e musulmani: nelle opere parrocchiali c’è un luogo di preghiera musulmano e nel terreno adiacente si sta costruendo una sinagoga. All’imam Hassan Frague ha detto: «siete a casa vostra».

Padre Zenone ha poi confidato che si vedono già i frutti della visita di papa Francesco: dall’1 maggio la Chiesa cattolica potrà divenire proprietaria dei luoghi di culto (ora intestati a privati o al Regno del Marocco) e spera che possa arrivare presto a soluzione il problema dei diritti civili per i cristiani marocchini battezzati all’estero.

Tra l’altro padre Zenone ha commosso il gruppo dei Bellunesi dicendo che nella chiesa di Marrakech non si chiudono mai le finestre perché vi nidificano sei coppie di passeri e merli: un fioretto francescano dei giorni nostri.

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