mercoledì, Maggio 1, 2024

Mirto, ex sindaco indagato per mega truffa. Un prete fa scoprire il raggiro

C’è l’ex sindaco di Mirto, Giuseppe Lanaro tra le persone coinvolte nell’operazione “Sole nero” portata alla luce dalla Guardia di Finanza di Palermo e che ha svelato i retroscena della realizzazione di un sistema innovativo di impianti fotovoltaici nell’edificio dell’università di Palermo che ospita il dipartimento di Scienze e tecnologie biologiche, chimiche e farmaceutiche. Pannelli solari finanziati con un milione e 800 mila euro dalla Regione, attraverso fondi comunitari e statali ma che producevano molta meno energia solare e termica.
Insomma, un truffa all’Unione europea e allo Stato, e di riflesso all’università di Palermo, per oltre 700 mila euro.
Ma la vicenda ha portato alla luce anche una storia poco edificante di truffe ed altri raggiri avvenuti a Mirto.
Nel fascicolo, infatti emerge la testimonianza di un prete, Carmelo Scalisi, parroco di Mirto, che ha portato gli investigatori sulla strada giusta. L’ex sindaco Lanaro, originario del vicentino ma poi trasferitosi nel piccolo comune per questioni di lavoro, oltre all’università aveva truffato nel 2015 anche una vecchietta, sottraendole 27mila euro. Il prete è intervenuto per far restituire la somma, Lanaro allora ha girato il denaro al prete che inevitabilmente è finito nel mirino degli investigatori. Si credeva fosse anche lui un truffatore. Invece, quei bonifici della “Helios montaggi s.r.l.” erano soldi che il prete ha poi restituito alla vittima. Così il prete ha svelato il raggiro di Lanaro.
I finanzieri hanno eseguito un’ordinanza di sequestro, firmata dal gip, per oltre 700 mila euro tra somme di denaro, beni mobili e immobili nei confronti di tre società e altrettanti amministratori. Nei guai sono finiti l’amministratrice della “Easy Integrazioni di sistemi s.r.l.” di Palermo e altri quattro amministratori e titolari di ditte di Messina e Vicenza. Le accuse sono di truffa aggravata ai danni dello Stato e dell’Unione europea, falso ed emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti in relazione alla realizzazione di un progetto sperimentale per la produzione di energia solare e termica denominato FAE (Fotovoltaico ad Alta Efficienza).
L’attenzione degli investigatori si è concentrata sulle posizioni di G.L., amministratore della “Helios montaggi s.r.l.”; L.C., amministratore della “Lanaro s.r.l.”; E.P., amministratrice della “Easy Integrazioni di sistemi s.r.l.”; F.M.M., amministratore della “Idea s.r.l.” (capofila dell’ATS), G.C., titolare della ditta individuale “GC Software”.
Le indagini si sono avvalse di acquisizioni e analisi di documenti, accertamenti bancari e controlli incrociati nei confronti di tutti i fornitori dei beneficiari delle erogazioni. Ma ci sono state anche intercettazioni telefoniche che hanno fatto emergere spese mai sostenute a carico dei legali rappresentanti della “Lanaro s.r.l.”, della “Helios montaggi s.r.l.” e della “Easy Integrazioni di sistemi s.r.l.”, accusate di truffa agravata. A collaborare alla truffa l’amministratore della “Idea s.r.l.”, che ha falsamente predisposto autocertificazioni che attestavano i costi fittizi e G.C., che ha emesso fatture per operazioni inesistenti nei confronti della  “Easy Integrazioni di sistemi s.r.l.”.

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