MiG confida nella commessa indiana per l’export del MiG-35

In visita presso lo stabilimento di produzione della MiG sito a Lukhovitsy, Ilya Tarasenko, direttore generale di RAC MiG nonché vice presidente per la Cooperazione tecnico-militare di UAC ha parlato ai giornalisti a proposito del nuovo MiG-35: il primo lotto di sei caccia multiruolo ordinati dalla Difesa russa in occasione del Forum Army 2018 dello scorso agosto sarà consegnato al cliente prima del previsto (i termini precedenti parlavano infatti del 2023).

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Secondo Tarasenko tutti i test congiunti del MiG-35 saranno ufficialmente completati a breve poiché i sei velivoli sono già entrati a far parte della fase effettiva di produzione. I precedenti test del costruttore sono invece iniziati a gennaio 2017 e si sono conclusi nel dicembre dello stesso anno.

Secondo il costruttore russo il MiG-35 riceverà nuove armi a guida laser e potrà utilizzare l’intera gamma di armamenti esistenti e futuri, ma è in virtù dell’installazione di un radar di ultima generazione AESA (Active Electronically Scanned Array) che il bureau MiG confida nell’esportazione del velivolo potendo contare su ritmi di costruzione di 36 velivoli l’anno.

A tal proposito lo stesso Tarasenko aveva dichiarato infatti che la società russa era pronta al trasferimento totale di tecnologie alla base del MiG-35 nel concorso indiano MMRCA per la fornitura di 110 caccia, radar incluso; segno inequivocabile (come più volte ribadito da Analisi Difesa) di quanto sia importante per il bureau russo aggiudicarsi questo corposo contratto.

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Le nfrastrutture logistiche già ampiamente usate in India per i MiG-29 potrebbero facilitare la commessa, ma gli indiani in tema di armamenti militari non sono facilmente inquadrabili in logiche di convenienza o in termini di rapporti geopolitici avendo acquistato negli ultimi anni armamenti in Europa e negli USA oltre che dalla Russia.

Quel che è certo è che la vittoria del MiG-35 nel concorso MMRCA potrebbe fornire uno sbocco notevole nel futuro processo di vendita del caccia multiruolo verso quei paesi dell’Africa, dell’America Latina e del sud-est asiatico che hanno espresso in passato un discreto interesse verso questo progetto.

Il MiG-35 (“Fulcrum-F” per la NATO) è considerato la versione più moderna e potenziata dell’intera famiglia dei Fulcrum; caccia multiruolo di generazione “4++”, è stato sviluppato sulla base delle varianti K/KUB/M/M2 realizzati dalla MiG; è dotato di un radar AESA Phazotron Zhuk-MAE fornito di sistemi più resistenti alle ECM capace di ingaggiare fino a dieci obiettivi potendone attaccare quattro contemporaneamente con una gamma di armi aria-aria e aria-terra sensibilmente ampliata, sistemi di volo fly-by-wire, 2 motori Klimov RD-33MKB a spinta vettoriale, avionica migliorata e sonda per il rifornimento in volo.

Foto RAC MiG

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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