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Benevento – “Giacomo Matteotti grande martire dello Stato”. Cosi Amerigo Ciervo, presidente Anpi di Benevento, ha definito il parlamentare che non ebbe paura di denunciare le malefatte del regime fascista in pieno Parlamento e per questo atto di dignità e coraggio fu massacrato da una squadraccia di fascisti. Ciervo ha parlato presentando il libro: “Contro il fascismo. Un anno di dominazione fascista”, nel corso di un manifestazione svoltasi in via Leonardo Bianchi nella sede della Cgil di Benevento. La presentazione è stata organizzata congiuntamente da UISP e ANPI  Benevento.

La vicenda umana e politica di Giacomo Matteotti è celebrata dallo Stato repubblicano che, per esempio, ha disposto che ogni città abbia una strada o una piazza dedicata al martire del fascismo (a Benevento è la piazza comunemente conosciuta come piazza Santa Sofia):

Il volume è una ripubblicazione di due opere del coraggioso antifascista. Il primo, un  saggio, “Contro il fascismo”, contiene alcuni discorsi parlamentari e articoli apparsi sui giornali dell’epoca. Il secondo, invece, “Un anno di dominazione fascista“, contiene la Parte seconda di un fascicolo rarissimo, che apparve nel 1923. È la prima opera, dunque, che sostanzialmente analizza la politica fascista in tutti i settori dell’attività di governo. Il volume raccoglie diversi discorsi parlamentari e articoli pubblicati sui quotidiani dell’epoca del deputato socialista. 

Ciervo ha dichiarato: “Noi abbiamo la necessità di costruire reti di comunicazione. Occorre confrontarsi con i libri d storia e sopratutto con le fonti, quelle storiche. Questo volume dovrebbe trovarsi  in tutte le biblioteche antifasciste”.

Dopo un breve saluto del  sindaco di Molinara Giuseppe Addabbo, la parola è passata all’editore Antonello Belmonte, commissario UISP Benevento che ha spiegato: “Queste erano una delle poche testimonianze dirette di Matteotti.  Articoli interrogazioni parlamentari che fece durante la sua attività politica “

Ma l’editore ha rimarcato anche come Matteotti smascherò  la retorica del leader Benito Mussolini: “A Mussolini fu chiaro che l’opposizione che si stava costruendo nel 1924 al suo governo, sarebbe stata competente e pronta a denunciare soprusi e violenze e questo, secondo anche gli storici, sarebbe stato il principale motivo per fermare Matteotti con il suo rapimento che avvenne il 10 giugno 1924 a Roma. Giacomo Matteotti fu ritrovato poi morto nella campagna romana, alcune settimane dopo”.