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Si fanno sentire anche a Benevento gli effetti della sterzata prodotta da Matteo Salvini in materia di accoglienza dei migranti. A neanche trenta giorni dal suo insediamento, il nuovo prefetto Francesco Antonio Cappetta ha assunto una prima significativa decisione: la revoca della gara bandita nell’aprile scorso dal suo predecessore per assicurare i servizi di ospitalità nel Sannio.

Decisione inevitabile, si legge dal decreto di revoca, vista la direttiva del ministero degli Interni, datata 23 luglio 2018, che ridefinisce in maniera sostanziale questo delicato settore.

Di più: a sciogliere ogni dubbio circa l’utilità di completare o meno la gara in corso – la commissione chiamata a valutare le proposte si era già riunita cinque volte e aveva già ammesso/bocciato diversi progetti– è intervenuto proprio il ministero degli Interni che, interrogato dalla Prefettura, lo scorso 7 agosto ha ravvisato l’opportunità di revocare la procedura concorsuale in atto.

Il bando ‘stoppato’ – che doveva partire il primo giugno e durare due anni – riguardava la riorganizzazione del sistema migranti nel Sannio, in relazione sia ai cittadini stranieri richiedenti asilo già presenti sul territorio nazionale che a quelli attesi nel 2018. Insomma, per farla breve, si cercavano strutture per ripianificare la presenza nel beneventano di 3mila rifugiati

E adesso? In futuro ci saranno nuove gare, con nuovi capitolati d’appalto riperimetrati sguli indirizzi modificati in luglio dal Viminale.

In particolare, la direttiva Salvini prevede:

  • differenziazione dei servizi offerti relativamente alle diverse fasi di accoglienza dei migranti, in linea con le norme internazionali ed europee, nonché il risparmio della spesa pubblica, secondo le raccomandazioni della Corte di conti di cui all’indagine conoscitiva sul sistema di prima accoglienza del marzo di quest’anno;
  • due livelli di prestazioni, nel senso che a tutti i richiedenti asilo saranno garantiti i servizi di prima accoglienza, mentre gli interventi per favorire l’inclusione sociale saranno riservati esclusivamente ai beneficiari di forme di protezione;
  • previsione che le singole prestazioni andranno rese con modalità diversificate e specificamente individuate, più rispondenti con la tipologia di accoglienza;
  • attivazione per le piccole strutture di connessioni e sinergie sul territorio mediante modalità di erogazione in rete di specifici servizi;
  • rideterminazione delle basi d’asta dei servizi, sulla base dei prezzi standard di riferimento stabiliti dall’Anac;
  • elaborazione, in collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, di un nuovo capitolato d’appalto per la fornitura di beni e servizi, unitamente agli schemi di bando-tipo e di altre disposizioni disciplinanti i rapporti con gli enti gestori, “… cui i Sigg. Prefetti dovranno attenersi nella predisposizione delle gare d’appalto di competenza per l’accoglienza negli hotspot e nelle strutture collettive e individuali dei richiedenti asilo… “;.