- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Luzzano di Moiano (Bn) – Un manifesto anonimo firmato da “Un gruppo di Cristiani di Luzzano”, indirizzato a Monsignor Domenico Battaglia, Vescovo della Diocesi di Cerreto Sannita, Telese e Sant’Agata de’ Goti, è comparso sui muri e sulle bacheche di Moiano e dei comuni limitrofi della Valle Caudina.

Il manifesto recita: “Eccellenza siamo qui a chiederLe di raccogliere il nostro appello perché nell’ultimo anno il clima che si respira a Luzzano è pesante. Troppo prepotenza da parte di questo nuovo parroco, troppe divisioni si sono create e continuano a crearsi, con tutto il rispetto mai visto e sentito un prete che minaccia”.

La denuncia dei Luzzanesi non conosce mezze misure. A quanto pare i cittadini possiedono anche delle conversazioni registrate in cui si sente il parroco minacciare alcuni fedeli.

Proseguendo nella lettura del particolarissimo manifesto si evidenziano le offese che il sacerdote avrebbe rivolto a persone anziane: “In alcune riunioni si permette di offendere e minacciare persone anziane facendoli amareggiare, dicendo anche qualche parolaccia, un parroco che si sente Padre e Padrone, negando l’ex asilo a suo piacimento, dove la comunità era solita organizzare assemblee, incontri conviviali, feste e cene. Un parroco poco presente nelle due parrocchie, sia di San Vito che di San Nicola, una figura assente, che non vive e non può capire i veri problemi del singolo e della comunità, affidandosi a inciuci di piazza e del singolo spione.”

Dopo le accuse dal manifestano le richieste dei fedeli al Monsignor Battaglia: “Luzzano non ha bisogno di due o tre Padri che si alternano, il paese ha bisogno di una figura che sia comprensiva, equilibrata e non dittatoriale. Luzzano ha bisogno del Parroco, un parroco che vive e abita nella parrocchia dove esercita il suo ministero. Vorremmo che Lei ci ascoltasse come un padre ascolta i suoi figli, al fine di ripristinare condizioni di serenità per tutti, trovando una soluzione definitiva per la nostra comunità, non facile da gestire”.

Il gruppo di Cristiani di Luzzano conclude la sua missiva con un appello inequivocabile: “Eccellenza Reverendissima la situazione ad oggi sta solo peggiorando, un buon prete deve essere umile dice Papa Francesco. Padre Pasquale Gravante non ha un minimo di umiltà, anzi i suoi comportamenti sono spesso di superbia. Il suo maggiore interesse “i soldi”. La preghiamo di intervenire prima possibile”.

Inutile sottolineare che i manifesti affissi hanno determinato notevoli reazioni in paese e sui social network.