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San Giuseppe Vesuviano (Na) – Scuole chiuse in anticipo, strade pulite e chiuse al traffico e telefonate alla popolazione per non mancare all’appuntamento di questa sera in piazza Garibaldi, dove alle 20.30 è atteso il comizio elettorale di Matteo Salvini, leader della Lega e ministro dell’Interno. Il sindaco di San Giuseppe Vesuviano prepara nel migliore dei modi l’arrivo del “Capitano”, che giungerà nel comune napoletano a conclusione di una giornata intensa che lo ha visto far tappa in tutte le province della Campania.

Non vuole fare brutta figura Vincenzo Catapano, primo cittadino di fede leghista in Campania, passato tra le fila di Salvini solo dopo la sua elezione avvenuta nel giugno del 2018. Ha preparato tutto nei minimi dettagli il sindaco vesuviano che però dovrà fare i conti con le polemiche e le iniziative contro la visita del vicepremier leghista. A San Giuseppe Vesuviano sono diverse le associazioni e i movimenti pronti a scendere in piazza per ricordare “pacificamente” al leader della Lega che “non è il benvenuto”.

Nelle scorse ore in città sono sputanti diversi striscioni con messaggi eloquenti (“San Giuseppe non si Lega“, “Catapano torna a Pontida e restaci“) oltre a manifesti che ricordano tutte le frasi offensive contro i napoletani e il popolo del Sud pronunciate da Salvini nel corso degli anni. 

Singolare l’episodio delle telefonate promozionali ricevute dai cittadini nei giorni scorsi da un’utenza dell’amministrazione comunale. Vicenda che ha visto lo stesso Catapano intervenire per chiarire la situazione: “Tanto odio, tanta avversione, tanta mistificazione, per cercare invano di macchiare il sacrosanto diritto ad esprimere liberamente il proprio pensiero, civile e politico. A seguito di quanto appreso da un post del Collettivo Vocenueva, desidero chiarire, in relazione al comizio pubblico di domani sera, in cui sarà ospite il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, che non è stata fatta alcuna telefonata di invito dal Comune di San Giuseppe Vesuviano. Neppure una. Tanto più che il Comune oggi, di domenica, è chiuso;  una società, la Enterprise Contact Group, mi ha chiamato e mi ha chiesto di registrare un messaggio che sarebbe stato inviato gratuitamente a diversi cittadini delle nostre zone. Ho registrato, quindi, un messaggio su whatsapp che ho inviato alla gentile signora che mi aveva contattato. Mi ha spiegato che, per legge, veicolando il traffico attraverso i loro server, sono comunque costretti ad utilizzare un “id chiamante”, che corrisponde, in questo caso, a quello del centralino del Comune. Ovviamente, questo non significa che le telefonate partano o siano realmente partite dalle numerazioni telefoniche del Comune. Tutto questo, chiaramente, è a costo zero, per il Comune, in primis, ed anche per me. Diversamente non avrei registrato nulla”.

Ciro Cuozzo