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L’Iran riprenderà il programma nucleare e gli Usa inviano una flotta e bombardieri in Medio Oriente

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Sale la tensione tra gli Stati Uniti e l’Iran che, riprenderà parte del programma nucleare dopo l’uscita degli Stati Uniti dall’intesa del 2015 per fermare lo sviluppo di armi atomiche di Teheran. Ne ha dato l’annuncio l’agenzia Reuters anticipando che il presidente iraniano Hassan Rouhani annuncerà il venir meno di alcuni impegni “minori e generali” proprio domani, perché la data coincide con l’anniversario dell’annuncio, da parte del presidente Donald Trump, del ritiro degli Stati Uniti dall’intesa, avvenuto l’8 maggio del 2018.

La replica degli Usa non si è fatta attendere. Il capo del Pentagono ad interim, Patrick Shanahan, infatti ha approvato l’invio di una flotta da guerra e di bombardieri in Medio Oriente come “un prudente riposizionamento dei nostri asset in risposta alle indicazioni di una credibile minaccia da parte delle forze del regime iraniano”. “Sollecitiamo il regime iraniano a mettere fine ad ogni provocazione”, ha aggiunto. Inoltre domani, sempre in coincidenza con l’anniversario dell’uscita dall’accordo sul nucleare, gli Usa hanno intenzione di introdurre altre sanzioni che colpiranno un nuovo settore dell’economia iraniana, dopo quello energetico, stando a quanto riportato dal sito Axios.

L’annuncio Usa dell’invio di una portaerei e di cacciabombardieri in Medio Oriente per mandare un messaggio all’Iran equivale a una “inarrestabile guerra psicologica”, che alla fine sarà vinta da Teheran, ha replicato il ministro della Difesa iraniano, Amir Hatami, sottolineando che Bolton, consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, “manca di competenza militare e le sue dichiarazioni mirano principalmente ad attirare l’attenzione”.

Il consigliere per la sicurezza nazionale americana, John Bolton ha spiegato in un comunicato della Casa Bianca che le unità navali ed aeree sono state mandate “in risposta ad un certo numero di preoccupanti indicazioni” e per “inviare un segnale chiaro ed inequivocabile al regime iraniano. A qualsiasi attacco agli interessi degli Stati Uniti o dei loro alleati risponderemo con forza implacabile”.

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