Il Decalogo di Assisi contro i muri mediatici

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Questo il testo in dieci punti del Manifesto di Assisi contro i muri mediatici approvato il 29 settembre 2017 nel corso dell’assemblea promossa da Articolo21 e Rivista San Francesco che invitiamo tutti a sottoscrivere e diffondere

1. NON SCRIVERE DEGLI ALTRI
QUELLO CHE NON VORRESTI FOSSE SCRITTO DI TE

Scrivere significa comunicare. Comunicare significa comprendere. L’ostilità rappresenta una barriera insormontabile per la comprensione.

2. NON TEMERE LE RETTIFICHE
Una corretta informazione lo è sempre. Lo è soprattutto quando si è onesti con i lettori. Non temere di dare una rettifica quando ti accorgi di aver sbagliato.

3. DAI VOCE AI PIÙ DEBOLI

Ricorda di dare voce a chi non ha altro possesso che la propria vita, difendi la tua identità ma rispetta sempre diversità e differenze.

4. IMPARA A “DARE I NUMERI”
Quando scrivi ricorda sempre di integrare le opinioni con tutti i dati utili a una corretta informazione.

5. LE PAROLE SONO PIETRE, USALE PER COSTRUIRE PONTI
Ricorda che le parole, se male utilizzate, possono ferire e uccidere; cancella dal tuo blog o dal tuo sito i messaggi di morte; denuncia gli squadristi da tastiera e cerca di costruire ponti scalando i muri della censura.

6. DIVENTA “SCORTA MEDIATICA” DELLA VERITÀ
Fatti portavoce di chi ha sete di pace, verità e giustizia sociale.
Quando un cronista è minacciato da mafie e camorre riprendi il suo viaggio e non lasciarlo solo.

7. NON PENSARE DI ESSERE IL CENTRO DEL MONDO
Non credere di essere il fulcro dell’Universo, cerca piuttosto di illuminare con quello che scrivi le periferie del mondo e dello spirito.

8. IL WEB È UN BENE PREZIOSO. SFRUTTALO IN MODO CORRETTO
Ricorda che internet è rivoluzione, ma quello che scrivi è rivelazione di quello che sei.

9. CONNETTITI CON LE PERSONE
L’obiettivo finale non deve essere avere una rete fatta di fili, ma una rete fatta di fratelli.

10. PORTA IL MESSAGGIO NELLE NUOVE PIAZZE DIGITALI
San Francesco operò una rivoluzione, portando il messaggio dalle chiese alle piazze; oggi ricorda di incarnare una nuova rivoluzione portando il messaggio dalle piazze alle nuove agorà.


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