Tangenti sanità, Mantovani: è il processo alla gente perbene

Il viceministro Garavaglia imputato per turbativa d'asta

MAR 13, 2019 -

Milano, 13 mar. (askanews) – “Siamo alla fine di questo processo che io definisco il processo alla gente perbene. Auspico che ci sia la reciproca volontà di cercare la verità, perché la Procura di Milano non è stata informata bene sui fatti”. Lo ha sottolineato l’ex vicepresidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani, intervenendo con una serie di dichiarazioni spontanee nell’aula del processo milanese su un presunto giro di tangenti nella sanità lombarda. Mantovani, imputato per corruzione, concussione e turbativa, ha sottolineato di essere stato presente a tutte le udienze del procedimento che dura da circa 4 anni: “Ho chiesto il giudizio immediato ma nel frattempo sono cambiati quattro collegi giudicanti”, ha detto, tra l’altro, l’ex fedelissimo di Silvio Berlusconi.

Dopo le dichiarazioni spontanee dell’ex vicepresidente lombardo, finito in carcere nell’ottobre 2015, la parola è passata al pm Giovanni Polizzi per la requisitoria. Tra i 13 imputati c’è anche Massimo Garavaglia, attuale viceministro dell’economia, che risponde di fatti relativi al periodo in cui ricopriva l’incarico di assessore all’Economia nella giunta regionale lombarda presieduta da Roberto Maroni. L’accusa, per lui, è turbativa d’asta: secondo quanto ricostruito dal pm Polizzi, Garavaglia e Mantovani, in concorso tra loro, avrebbero pilotato una gara d’appalto per il trasporto dei malati dializzati del valore complessivo 11 milioni di euro all’anno per favorire la Croce Azzurra Ticinia Onlus, associazione no profit dell’Alto Milanese che, per l’accusa, non aveva i requisiti necessari per partecipare alla gara.