martedì 21 settembre 2021
Nella Giornata delle offerte per il sostentamento del clero è ripartita in molte comunità la diffusione del quotidiano grazie all'impegno di Azione cattolica e all'inserto con le novità de "Sovvenire"
In parrocchia torna Avvenire. La ripresa passa anche dalle idee
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È possibile tornare a diffondere «Avvenire» in parrocchia? Osservando alcune precauzioni elementari, e ormai ampiamente metabolizzate dalla gente, è tutt’altro che impossibile o imprudente. Anzi: proprio mentre in comunità si cerca di rilanciare i consueti impegni educativi e pastorali proporre ogni domenica «Avvenire» dà il segnale di una vitalità ritrovata, della volontà di stare dentro le domande del nostro tempo, di mobilitare le risorse della parrocchia in un servizio volontario piccolo, concreto ed efficace. Ne abbiamo avuto la misura domenica con migliaia di parrocchie di tutta Italia che hanno proposto il quotidiano con l’inserto «Una Chiesa giovane» realizzato per la Giornata del «Sovvenire». Uno sforzo reso possibile grazie alla collaborazione con il Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica e con l’Azione cattolica, che ha profuso un impegno commovente da parte di una schiera di suoi soci in tutta Italia. Il ricavato della vendita del quotidiano va al fondo per i nostri preti. Davvero una domenica che segna un nuovo inizio. (F.O.)


Cesano Boscone (Milano): l’informazione cattolica? Una «questione di sguardi»
«Abbiamo fatto l’impossibile e siamo riusciti a vendere tutte le copie di Avvenire. Anzi, dobbiamo procurarcene altre già promesse, perché non ci sono bastate» commenta Roberto Tarantola, responsabile unitario di Zona Sesta per Azione cattolica e promotore domenica della giornata del Sovvenire per la Comunità pastorale Madonna del Rosario di Cesano Boscone, in diocesi di Milano. Nella parrocchia San Giovanni Battista la raccolta fondi ha potuto contare su due eventi di vita comunitaria: la celebrazione degli anniversari di matrimonio del mese e l’accoglienza del nuovo sacerdote che si occuperà della pastorale giovanile. «C’è stata una grande partecipazione a entrambi i riti, così abbiamo diffuso tutte le copie sia dal gazebo che avevamo allestito sia con lo strillonaggio in piazza – continua Tarantola –. Per sensibilizzare la gente a essere generosa abbiamo spiegato che la formazione è anche informazione: la lettura di un quotidiano come Avvenire offre una chiara visione del mondo, oltre che della nostra diocesi, per cui contribuire alla Giornata nazionale delle offerte per il clero acquistando il quotidiano ha portato a raggiungere due risultati in uno».
Sono diverse le iniziative che Azione cattolica porta avanti a Cesano Boscone. Con l’amministrazione comunale, ad esempio, organizza incontri di presentazione di libri con gli autori, come l’imam di via Padova. Con la Caritas provvede alla ricerca degli insegnanti per la Scuola di italiano per stranieri. Con un’associazione del territorio è in cantiere uno sportello di ascolto per le donne vittime di violenza. Ogni mese c’è la riunione per i soci, aperta a tutti. Prossimo tema lo sguardo, «perché guardare oltre la mascherina è stato il nostro gesto più frequente in questo ultimo anno e mezzo – conclude Tarantola –, studieremo insieme un testo dal titolo Questioni di sguardi».
Anna Sartea


Roma: festa con le notizie di Avvenire nella comunità «a misura d’uomo»
Tanta voglia di «fare attività in presenza» e «ringraziare i sacerdoti per quanto hanno fatto durante i mesi più duri della pandemia». Con questo spirito l’Azione cattolica della parrocchia di Sant’Antonio da Padova a via Salaria, a Settebagni, periferia nord di Roma, ha aderito domenica alla distribuzione straordinaria di Avvenire nella giornata dedicata al "Sovvenire", il sostentamento del clero.
Un banchetto decorato da palloncini e cartelloni realizzati dai bambini dell’Acr, montato davanti alla parrocchia, in mattinata è stato il quartier generale di una quindicina di volontari, per la maggior parte adulti e ragazzi dell’Azione cattolica. I più giovani hanno anticipato l’inizio delle attività dell’anno proprio per poter allestire lo stand e colorarlo con i propri disegni. «Ci siamo divisi su turni per poter partecipare anche alla Messa domenicale», spiega Emanuela Giuli, presidente parrocchiale di Ac ed educatrice. In tantissimi si sono fermati a prendere copie del quotidiano e chiedere informazioni. «La nostra è una comunità molto unita – prosegue –, viviamo in un quartiere di periferia che somiglia più a un piccolo paese, a misura d’uomo, con tante famiglie, bambini, giovani, anche se non manca la presenza di anziani. La parrocchia è un punto di riferimento, e prima dell’arrivo del coronavirus facevamo molte attività, come il presepe vivente o la Via Crucis animata, che speriamo davvero di poter riprendere in questo anno pastorale».
Le fa eco Nunzia Mattiello, che ha guidato l’Ac parrocchiale negli anni scorsi e adesso è vice presidente diocesana dell’associazione laicale: «La comunità è una famiglia, ed è per questo che bisogna prendersi cura gli uni degli altri – dice –. In questi mesi di emergenza sanitaria in tanti sono andati a bussare alle porte della chiesa e sono sempre stati accolti e aiutati. Adesso tocca a noi essere vicini ai nostri pastori, che per noi sono stati costantemente presenti».
Giulia Rocchi


Montescaglioso (Matera): le copie raddoppiate nella comunità che riparte. «Un segno di speranza»
Una parrocchia nel centro storico, tradizionale riferimento per 4mila persone in una cittadina di circa 10mila abitanti. La Chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo a Montescaglioso (diocesi di Matera) domenica è diventata uno dei "luoghi" di Avvenire. A organizzare la distribuzione, al termine delle tre Messe, il gruppo parrocchiale dell’Azione cattolica guidata da Nunzio Buonsanti, incaricato regionale adulti di Ac: «Il nostro parroco don Gabriele Chiruzzi ha anticipato l’iniziativa durante l’omelia – spiega – e poi c’eravamo noi, in fondo alla chiesa, con il nostro banchetto. È stato un modo tangibile per incentivare la lettura di un quotidiano di ispirazione cattolica e di dimostrare la nostra sensibilità per i sacerdoti che in parrocchia e in associazione quotidianamente hanno cura di noi. In questo periodo così difficile tanti loro gesti concreti sono stati fondamentali per sostenere le categorie maggiormente a rischio, consolare nel dolore e confortare nella fatica. Tutto ciò che abbiamo raccolto, oltre al costo del quotidiano, è rimasto a disposizione della nostra parrocchia, in una circolarità di dono che davvero parla di Chiesa». Ed è stata tutta la parrocchia a rispondere, ben oltre le aspettative: «Una risposta importante – osserva Buonsanti –. Abbiamo distribuito quasi il doppio delle copie prenotate nei giorni precedenti, un segnale di speranza per tutti». Durante il lockdown la parrocchia ha continuato l’attività con la Messa della domenica sera in diretta social e mantenendo i contatti con i gruppi Whatsapp. Gli anziani hanno sofferto molto per la sospensione degli incontri. «Siamo sempre stati molto attivi – conclude il presidente – con il nostro oratorio dedicato a don Bosco, l’Estate ragazzi, il Centro di ascolto, lo sportello Caritas e gli incontri seguendo il cammino proposto dall’Azione cattolica, presente in parrocchia con Acr, giovani e adulti».
Danilo Poggio


Modugno (Bari): far tornare la gente a Messa? Anche diffondere la stampa offre il senso della vitalità
Una tradizione rispettata, nonostante il Covid19 abbia ridotto molto le presenze in parrocchia inducendo a diffondere meno copie di quanto si poteva sperare. Domenica anche la chiesa di Maria Santissima Annunziata, a Modugno, nell’entroterra barese, in occasione della Giornata delle offerte per il sostentamento del clero ha partecipato la proposta di copie di Avvenire con l’inserto speciale gratuito che raccoglie storie di giovani preti. Il ricavato delle offerte libere ricevute in cambio del giornale è andato al sostegno dei sacerdoti. Pure in Puglia ad attivarsi sono stati i gruppi di Azione cattolica. «Da 4 anni, con il mio predecessore Vito Priore – spiega Vito Longo, da febbraio presidente dell’Ac parrocchiale –, svolgiamo questo servizio in occasione della Giornata. La nostra parrocchia è nel centro storico, abitato ormai soprattutto da anziani. Su 38mila abitanti stimati a Modugno la nostra chiesa è il riferimento di circa 6mila persone, tra i quali pochi sono i ragazzi. Si erano disabituati alla presenza, alle catechesi, agli incontri, ai campi scuola. Adesso, anche grazie a questo genere di iniziative, stanno tornando a farsi vedere. Abbiamo insistito, telefonato, rassicurato i genitori. Sembra che qualcosa si stia muovendo». Durante le Messe del mattino i giovani di Ac, con un referente adulto e il presidente a sovrintendere, hanno diffuso le copie, raccolto le donazioni, spiegato i motivi per cui è importante sostenere il clero. «L’aiuto è arrivato anche dal nostro parroco – racconta Longo – perché promuove spesso tra i fedeli l’acquisto del quotidiano convinto da come vengono trattati i temi di attualità. Avvenire qui già lo conoscevano tutti. E Popotus, l’inserto dedicato ai bambini, lo usiamo spesso per attività formative durante gli incontri di Acr».
Vito Longo è il primo iscritto di Ac in parrocchia. Ne fa parte da quando è bambino e da poco ha tesserato anche Bianca, sua figlia, un anno e mezzo. «I 99 tesserati hanno un ruolo attivo nella parrocchia o nel sociale. Per noi è motivo di orgoglio».
Marina Luzzi


Sandrigo (Vicenza): un progetto condiviso nell’Unità pastorale. Con lo stile del servizio
«Se non c’è chi coinvolge, telefona, avvisa, consuma le scarpe, insomma, chi "tira la carretta", non si va da nessuna parte. Certo, ci vuole una buona capacità di progettualità, ma è altrettanto necessario che ci sia chi, umilmente, si occupa delle cose concrete». A dirlo è Caterina Pozzato, membro del Consiglio pastorale unitario dell’Unità pastorale di Sandrigo (diocesi di Vicenza) dov’è incaricata del coordinamento di Azione cattolica. Domenica Caterina era in prima fila, con altri dieci volontari, per la parte pratica. Sul sagrato e all’interno di quattro delle cinque chiese dell’Unità pastorale, tra le 8 e le 10.30, sono stati allestiti i banchetti per la vendita del quotidiano. La fatica e l’impegno hanno portato un buon risultato di copie vendute (65) ma, soprattutto, sono serviti a rinsaldare quello spirito di comunione che nell’Unità pastorale (con Sandrigo, Lupia, Ancignano, Bressanvido, Poianella) si respira da tempo. «Come membri di Ac delle varie parrocchie – riprende Caterina – cerchiamo di coordinarci e collaborare sia per il servizio pastorale che per le nostre attività. Ci sono molti laici impegnati e una bellissima rete di animatori. Quest’estate 120 animatori si sono turnati per gestire i 600 ragazzi che hanno partecipato al Grest, da giugno ai primi di settembre. Altra cosa meravigliosa che sono riusciti a fare i gruppi di Acr e giovanissimi è stato continuare a operare in presenza, anche nei periodi Covid (eccetto i due mesi di lockdown totale), ovviamente seguendo le indicazioni sanitarie. Ma questa rete poco potrebbe se non fosse supportata da cinque sacerdoti, molto competenti e motivati: il parroco, don Giovanni Sandonà, don Giovanni Gasparotto, don Antonio Gonzato, don Piero Miglioranza e il cappellano don Davide Gasparotto. La loro è una bella testimonianza di presbìteri che lavorano insieme, mantenendo però sempre l’attenzione sulle peculiarità di ciascuna parrocchia».
Romina Gobbo

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