venerdì 8 giugno 2018
Don Patrizio Coppola: «Non li demonizzo affatto, il gioco e l’intrattenimento possono aiutare lo sviluppo intellettivo». Una possibilità per tanti giovani senza lavoro
(Ansa)

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È a Solofra (Avellino) la prima università di animazione e videogiochi. L’idea è di don Patrizio Coppola, sacerdote di Contrada. Il suo impegno quotidiano è al fianco dei malati dell’ospedale di Solofra, ma anche ha deciso di far incontrare le sue passioni, la religione e la tecnologia, per dare una possibilità ai tanti giovani che non riescono a trovare lavoro. Nel 2013 fonda lo Iudav l’Istituto universitario digitale di animazione e videogiochi, insieme a Riccardo Cangini, fondatore di Artematica, società di videogiochi, e a Carlo Cuomo, tutor all’Università Sapienza di Roma.

«Sono un sacerdote semplice nato e vissuto in una famiglia ricca di valori. Però ho sempre amato l’idea della cultura: un popolo può crescere solo se impara, se studia, e allora ho deciso di fare qualcosa anche io. Ho scelto i videogiochi perché li ho sempre visti come uno strumento semplice, vicino ai giovani, ma anche di possibile crescita. Non li demonizzo affatto, come fanno in tanti, il gioco e l’intrattenimento possono aiutare lo sviluppo intellettivo», dice don Patrizio. Carlo Cuomo, responsabile didattico di Iudav e sviluppatore di videogiochi, racconta l’avventura: «Inizia tutto nel 2009 con la Fondazione Children Media, realtà no profit impegnata nella promozione della cultura dell’entertainment. Durante un festival multimediale c’è stato uno scambio di riflessioni tra Riccardo Cangini designer e autore di videogiochi - e don Patrizio Coppola - ormai per tutti padre Joystick. Insieme ragionavano sulla mancanza di professionalità nel settore». Iudav, partito inizialmente da Pozzuoli, si è poi spostato a Salerno e infine a Solofra, area Asi.

Tre anni il corso di Laurea in 'Digital Arts', 22 docenti, 26 materie, esami semestrali, stage intercorso, circa 100 iscritti provenienti da tutta Italia (l’iscrizione è a numero chiuso), Iudav oggi è una realtà unica e ben radicata che ha creduto nel sogno di un prete e sulle proprie forze senza alcun sovvenzionamento pubblico. Grazie all’accordo con l’istitut Vhei ( Valletta higher education institute) di Malta ed il riconoscimento del Ministero dell’Educazione maltese, la laurea è riconosciuta in tutta Europa e nel Commonwealth. Il motto dell’Università è 'Il futuro è un gioco da ragazzi'. «Diamo la possibilità ai tanti appassionati di questi mezzi di comunicazione di poter trovare un futuro in un settore dove c’è una richiesta molto alta». Laureati già 40 ragazzi, ad attenderli ci sono delle aziende che non vedono l’ora di accoglierli: «Sembra che ci stiamo riuscendo».

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