giovedì 12 luglio 2018
Il presidente Usa: «Il nostro impegno resta molto forte, gli altri Paesi spenderanno di più. Non cambierò idea, sono un genio stabile». Conte: da Merkel apertura sul nodo migranti.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al vertice Nato insieme al presidente Usa Donald Trump e a quello francese Emmanuel Macron (Ansa)

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al vertice Nato insieme al presidente Usa Donald Trump e a quello francese Emmanuel Macron (Ansa)

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La giornata al summit Nato di Bruxelles si è aperta con un nuovo tweet al veleno contro la Germania e l'Europa del presidente Usa Donald Trump. "I presidenti hanno cercato invano per anni di convincere la Germania e le altre nazioni ricche della Nato a pagare di più per la loro protezione dalla Russia" ma questi "pagano solo una frazione del costo", ha scritto il leader Usa, che poi ha ricordato come invece "gli Stati Uniti pagano decine di miliardi di dollari per sovvenzionare l'Europa e perdono molto sul commercio". Trump ha anche minacciato di far uscire gli Stati Uniti dalla Nato se i suoi alleati non aumenteranno immediatamente la spesa per la difesa.

Il presidente Usa ha poi di nuovo attaccato Berlino anche sul gasdotto Nord Stream 2: "La Germania - ha scritto in un secondo post - ha appena iniziato a pagare la Russia, il Paese da cui vuole ottenere protezione, miliardi di dollari per la sue necessità energetiche che derivano da un nuovo gasdotto dalla Russia. Non è accettabile!". Quanto alle spese per la per la difesa. il leader Usa ha confermato che "tutte le nazioni Nato devono rispettare il loro impegno del 2%, e questo deve alla fine salire al 4%!". "Le questioni del commercio e quelle di sicurezza e difesa devono essere separate", è stata la risposta a Trump della cancelliera Merkel.

La "retromarcia" di Trump

In una conferenza stampa organizzata a sorpresa dallo stesso presidente Usa, Trump ha detto che l'impegno degli Stati Uniti verso la Nato resta molto forte. Il capo della Casa Bianca ha aggiunto che l'Alleanza Atlantica è più forte di quanto non fosse due giorni fa e di aver tenuto a sottolineare agli alleati il suo malcontento per la questione delle spese militari. "Credo nella Nato - ha rimarcato il presidente Usa -. Molti Paesi si sono impegnati a spendere di più. Ci sarà un aumento quantificabile in 33 miliardi di dollari in più, con il contributo dei vari Paesi senza tener conto degli Stati Uniti". "La Germania ha aumentato molto sostanzialmente la sua quota. Ho grande rispetto per la Germania, mio padre era tedesco", ha poi aggiunto il presidente Usa.

Trump ha anche affermato che non cambierà posizione sulla Nato, una volta sull'Air Force One. "No, fanno così altre persone. Io sono molto coerente, sono un genio molto stabile".



Gli incontri di Conte

Dall'incontro con Angela Merkel è emersa un'"ottima apertura per quanto riguarda l'attuazione delle conclusioni che abbiamo condiviso al Consiglio Europeo" sul tema migranti. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte prima dell'inizio della seconda giornata dei lavori del summit Nato a Bruxelles. "Adesso si tratta di attuare questo piano - ha aggiunto Conte - con quelle idee e quei principi. Quindi dovremo lavorarci nei prossimi giorni con lei e con le istituzioni europee". Conte ha avuto poi un bilaterale con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan: al centro dell’incontro il fronte sud della Nato e ancora il tema migranti.

La giornata di ieri

"Abbiamo rapporti molto molto buoni con la cancelliera Merkel e relazioni straordinarie con la Germania". Così il presidente Usa, Donald Trump, in una dichiarazione alla stampa, ieri pomeriggio, dopo l'incontro con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, a margine dei lavori del summit Nato di Bruxelles. Trump, che poche ore prima era stato molto duro con Berlino, ha detto che durante il faccia a faccia con la cancelliera tedesca sono state discusse sia la questione delle spese militari che il tema del commercio. "Credo che il nostro commercio aumenterà e molte altre cose aumenteranno, vedremo cosa succederà", ha aggiunto il presidente Usa.

Gli alleati della Nato "spenderanno di più" per la difesa. "Ho grande fiducia che spenderanno di più. Ho grande fiducia", ha risposto ancora Trump alla domanda di un cronista che gli ha chiesto che cosa succederà se gli alleati europei non aumenteranno le spese per la difesa. Alla domanda se debba cambiare qualcosa nei rapporti commerciali con l'Europa per mantenere gli attuali livelli di presenza militare Usa nel Vecchio Continente, Trump ha risposto: "Ho grande fiducia che spenderanno più soldi, come dovrebbe essere". Secondo alcune fonti, Trump aveva chiesto addirittura di elevare il tetto per le spese militari dei Paesi Nato al 4% del PIl, ma si sarebbe strategicamente "accontentato" del 2% già stabilito (e non ancora raggiunto da diversi Paesi).


Le accuse a Berlino

La Germania è "prigioniera" della Russia perché compra da Mosca "una gran parte della sua energia". Ieri mattina era iniziato con questo attacco diretto a Berlino il tour europeo di Trump. "La Germania è prigioniera della Russia perché attinge gran parte della sua energia dalla Russia", ha dichiarato il capo della Casa Bianca durante una colazione con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, prima dell’apertura del vertice Nato a Bruxelles. "Pagano miliardi di dollari alla Russia e noi dobbiamo difenderli contro la Russia. Non è normale", ha proseguito Trump.

Secondo il presidente Usa i rapporti stretti di Berlino e Mosca nell’energia sono dimostrati dal fatto che l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder è presidente di Nord Stream, il consorzio che gestisce il gasdotto sottomarino che collega Vyborg, in Russia, con Greifswald, in Germania. "È molto triste - ha aggiunto Trump - che la Germania abbia fatto un enorme accordo nel petrolio e nel gas con la Russia". "Mentre ci si aspetta - ha continuato il tycoon - che noi vi proteggiamo contro la Russia, la Germania va e paga miliardi di dollari l'anno alla Russia. Noi proteggiamo la Germania, la Francia, tutti questi Paesi, ma nessun altro di questi Paesi va a fare un accordo per un gasdotto (il Nord Stream 2, ndr) con la Russia. Versano miliardi di dollari nei forzieri russi: si suppone che noi vi proteggiamo dalla Russia, ma stanno pagando miliardi di dollari alla Russia". “In ultima analisi, la Germania avrà quasi il 70% del Paese controllato dalla Russia, tramite il gas naturale: e mi dica, è corretto? – ha chiesto Trump a Stoltenberg - ci lamentiamo da tempo, non sarebbe mai dovuto accadere".

Il gasdotto Nord Stream dovrebbe essere raddoppiato, con un progetto molto contestato, il Nord Stream 2, che dovrebbe collegare l'area di Ust-Luga, non lontano da San Pietroburgo, con Greifswald, passando per il Mar Baltico e affiancando il gasdotto esistente. La capacità aggregata dei gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2, secondo Gazprom, dovrebbe essere di 110 miliardi di metri cubi di gas all'anno. Nord Stream 2 dovrebbe entrare in funzione entro la fine del 2019.

Le spese militari

Trump continua a chiedere ai Paesi europei della Nato di aumentare le loro spese militari per rispettare l'impegno dei 29 membri dell’Alleanza di portarle al 2 per cento del Pil entro il 2024. Gli Stati Uniti nel 2017 hanno contribuito per circa il 72 per cento alle spese della Nato: 686 miliardi di dollari sul totale di 957 miliardi spesi dai 29 membri per la difesa. Berlino ha indicato come soglia per il 2024 soltanto l’1,5 per cento del Pil per le spese militari. Ma in ballo c’è anche l’Italia, che spende in questo comparto l’1,15 per cento del suo Prodotto interno lordo.

Stoltenberg ringrazia l'Italia

"Sono grato all'Italia non solo perché ospita il comando sud della Nato" a Napoli "ma anche per il ruolo che svolge" a sud. Così Stoltenberg ha risposto ieri a chi gli chiedeva di commentare lo stato dei lavori dell'hub per il sud del comando congiunto. "L'hub sarà dichiarato pienamente operativo - ha aggiunto Stoltenberg - ed è importante per valutare, analizzare, seguire ed affrontare le minacce che provengono da sud".

La dichiarazione finale


"Continueremo a stare insieme e ad agire insieme, sulla base della solidarietà, degli scopi condivisi e della condivisione equa degli oneri". È uno dei passaggi della dichiarazione finale del vertice dei capi di Stato e di governo della Nato approvata dai 29 Paesi dell'alleanza. La dichiarazione finale, di 23 pagine, tocca tutti i principali punti in agenda, in particolare le relazioni con la Russia. Ribadito l'impegno a portare in tutti i Paesi membri la spesa per la difesa al 2% del Pil e il rafforzamento delle forze di pronto intervento entro il 2020.
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