sabato 22 settembre 2018
Pagine che diventano infortuni e nelle quali si fanno... capriole. Capita talora anche a chi da tanti anni scrive di tutto, e spesso anche di Chiesa, come Gianfranco Morra che su “Italia Oggi” (19/9, p. 18) con una nota sui «Viaggi pastorali flop del Papa» si tradisce da solo. Parla di Francesco recentemente a Dublino e contrappone i numeri dei presenti ora, dopo lo scandalo per gli abusi sui minori dissimulati e non sanzionati, che negli ultimi anni ha scosso le fondamenta stesse di quell'antica Chiesa, a quelli avuti sempre a Dublino da Giovanni Paolo II nel 1979. Paragone cieco, e con supplemento che vuol essere tagliente: «E, purtroppo, questo secondo viaggio si è svolto» nel «momento» delle «accuse di mons. Dario Viganò, prefetto della Congregazione della Comunicazione». Evidente la confusione di un Viganò, Dario Edoardo, con un altro, Carlo Maria! Il pregiudizio ostile annebbia nomi e idee, anche le migliori: figurarsi le peggiori! Tra l'altro vale la pena di notare che lo scritto di Morra termina in toni catastrofici sul «carattere postcristiano della nostra cultura europea». Chiesa e cristianesimo ormai agonizzanti! Curioso però che sempre su “Italia Oggi” il giorno dopo (20/9: lancio in prima e quasi intera p. interna) la tesi non solo è diversa, ma opposta: «Migliaia di iscritti (...) e i giovani accorrono... È boom in tutta Italia di corsi di teologia e biblistica». Tornano, dunque, i fantasmi... E c'è anche altro. Stesso giorno sul terzetto “Resto del Carlino”, “Nazione” e “Giorno” collegato dal marchio “Qn” – stessa area cultural-politica – le pagine 1 e 18 sono tutte per «Il Secolo di Padre Pio», nel centenario delle stigmate. Insomma: questo “postcristianesimo” non sembra ancora arrivato... Annunciarlo dunque come già reale e definitivo solo per polemizzare è segno di confusione. Brutto esito!
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