Migrazioni e accoglienza nel progetto "Eldorato – Nascita di una nazione" di Giovanni de Gara
L'installazione all'esterno della chiesa
La chiesa Valdese di Palermo ospita "Eldorato – Nascita di una nazione", un progetto di arte contemporanea ideato da Giovanni de Gara (Firenze, 1977) e dedicato al tema delle migrazioni e dell’accoglienza.
Le porte della tempio di Via dello Spezio saranno rivestite d’oro utilizzando le coperte termiche in cui vengono avvolti i migranti quando, stremati dalla loro odissea per mare e per terra, approdano nella terra ferma per trovare pace e lavoro e dove sempre più spesso trovano frontiere e porti chiusi o attese infinite in non-luoghi recintati a doppio filo.
L’installazione temporanea ha l’obiettivo di dare un segno forte di accoglienza e promuovere una riflessione profonda sulle migrazioni, sulle terre promesse e brutalmente negate, sull’aspirazione a un mondo diverso, costruito oltre l’idea di confine e capace di essere nuovamente umano.
«La nostra chiesa, spiega il Pastore Peter Ciaccio, è orgogliosa di potere ospitare un’installazione di grande impatto visivo, pur nella semplicità degli elementi utilizzati. Il progetto Eldorato è in grado di toccare le menti e i cuori delle persone su un tema per noi importante, come quello dell’accoglienza di tutti e tutte.
L’accoglienza, la cura, l’amore del prossimo sono al centro del messaggio di Gesù Cristo, che noi testimoniamo con umiltà. Auspichiamo che il colore aureo delle coperte termiche non sia più un’ironica beffa, ma preludio di un tempo migliore per chi cerca una vita più dignitosa».
Le porte della tempio di Via dello Spezio saranno rivestite d’oro utilizzando le coperte termiche in cui vengono avvolti i migranti quando, stremati dalla loro odissea per mare e per terra, approdano nella terra ferma per trovare pace e lavoro e dove sempre più spesso trovano frontiere e porti chiusi o attese infinite in non-luoghi recintati a doppio filo.
L’installazione temporanea ha l’obiettivo di dare un segno forte di accoglienza e promuovere una riflessione profonda sulle migrazioni, sulle terre promesse e brutalmente negate, sull’aspirazione a un mondo diverso, costruito oltre l’idea di confine e capace di essere nuovamente umano.
«La nostra chiesa, spiega il Pastore Peter Ciaccio, è orgogliosa di potere ospitare un’installazione di grande impatto visivo, pur nella semplicità degli elementi utilizzati. Il progetto Eldorato è in grado di toccare le menti e i cuori delle persone su un tema per noi importante, come quello dell’accoglienza di tutti e tutte.
L’accoglienza, la cura, l’amore del prossimo sono al centro del messaggio di Gesù Cristo, che noi testimoniamo con umiltà. Auspichiamo che il colore aureo delle coperte termiche non sia più un’ironica beffa, ma preludio di un tempo migliore per chi cerca una vita più dignitosa».
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