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Sbocco a Nord. Berton: “Tempi maturi per decidere”. Vivaio Dolomiti: “Lo sosteniamo da anni”

Lorraine Berton

Belluno, 23 marzo 2023 – “Dopo le parole inequivocabili del presidente Luca Zaia, che sul tema dello sbocco a nord ha recentemente interessato il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, i tempi sono più che mai maturi per decidere e programmare un’opera strategica per l’intero quadrante orientale della nostra regione e per l’Italia intera”.
A dirlo è Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, che nelle settimane scorse – anche alla luce delle tensioni sul Brennero – aveva chiesto alla politica, locale e nazionale, di sciogliere definitivamente il nodo di un collegamento tra Veneto ed Europa centrale.
“È da anni che poniamo costantemente il tema, ma ora è il momento delle scelte. Siamo appena in tempo per programmare un nuovo futuro quando mancano tre anni alle Olimpiadi di Milano Cortina”.
“Lo sbocco a nord rappresenterebbe un tassello fondamentale per lo sviluppo integrato di questa regione, un vero e proprio anello di congiunzione tra l’Europa e i territori Unesco, dalle Dolomiti a Venezia, passando per i colli del Prosecco, ultima iniziativa di grande successo voluta proprio dal presidente Zaia”, afferma Berton.
Lo stesso Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Matteo Salvini è atteso sabato a Treviso per l’Assemblea di Anci Giovani e, a fine marzo, a Forni Avoltri per la presentazione del progetto del tunnel sotto la Mauria in un incontro voluto dal Comune.
“Nei giorni scorsi, sempre a Treviso, Salvini ha ribadito la strategicità della Superstrada Pedemontana Veneta portata avanti dalla Regione. Siamo completamente d’accordo, ma tutto il Veneto merita collegamenti efficienti, sostenibili e moderni. La stessa Pedemontana Veneta va connessa al Bellunese e al cuore dell’Europa”, rimarca Berton.
“Le istituzioni a tutti i livelli trovino la soluzione tecnica migliore e più sostenibile, anche attraverso il dialogo con le comunità locali ma senza farsi imbrigliare da minoranze rumorose. Deve prevalere la visione del futuro, l’interesse generale e perciò il coraggio delle scelte. Noi siamo disponibili a fare la nostra parte”, conclude Berton.

“Certo che l’unico rilancio economico per il Veneto e per il porto di Venezia è uno sbocco stradale verso nord, come il presidente Luca Zaia ha preso in considerazione in questi giorni. Prolungamento che lo stesso Salvini aveva votato da parlamentare europeo nei famosi emendamenti presentati dall’eurodeputato Remo Sernagiotto”.

“Lo sosteniamo e rilanciamo da anni, con tanto di dati economici e ambientali a supporto” commenta in una nota l’Associazione Vivaio Dolomiti.

“Unica infrastruttura che porta beneficio immediato ai territori attraversati è la strada a percorrenza veloce, lo spiega bene – conti alla mano – Renato Mason (Cgia di Mestre) nel suo report redatto per la Provincia di Belluno.

Lo sa chiunque abbia una formazione urbanistica strategica, lo conferma ogni studio approfondito effettuato sul tema.

Abbiamo perso 10 anni con varianti altamente impattante per il territorio e altri folkloristici progetti che non vogliamo nemmeno nominare, perché sono un insulto all’intelligenza umana.

Ovvio che ogni opera impatta sul territorio, basta pensare a come è stata rovinata la palude lagunare con la costruzione di Venezia o come sono stati deturpati i 7 colli con la costruzione di Roma.

Avremmo di sicuro dei biotopi speciali e una natura incontaminata e selvaggia senza pietra e cemento. Idea singolare di come alcuni soggetti ambigui vorrebbero trasformare la montagna Veneta.

Aprire subito un confronto e sviluppare un progetto da discutere sul tema. Il tempo che abbiamo perso – conclude la nota di Vivaio Dolomiti – ha fatto abbandonare a sempre più gente la montagna, che non può vivere di sussidi senza servizi, ma deve vivere di economia propria”.

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