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Il racconto

Giornata di ringraziamento della protezione civile: “Che emozione farne parte”

Il 25 novembre 2017 per i volontari di protezione civile della provincia di Bergamo è stata la giornata del ringraziamento del volontariato da loro svolto nei vari comuni o enti della provincia

Il 25 novembre 2017 non si è celebrata solo la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma per i volontari di protezione civile della provincia di Bergamo è stata anche la giornata del ringraziamento del volontariato da loro svolto nei vari comuni o enti della provincia.

Quest’anno la manifestazione si è svolta nel comune di Calcio. Nonostante la pioggia torrenziale, i volontari si sono riuniti presso la sede della protezione civile di Calcio e da lì hanno sfilato per le vie del paese fino a raggiungere la chiesa parrocchiale del comune dove è stata celebrata dal vescovo la messa. Al termine di essa ci sono stati i ringraziamenti da parte delle autorità presenti e poi di nuovo lo spostamento di tutti i volontari presso la sede della protezione civile per la consegna degli attestati ai gruppi partecipanti e un rinfresco.

Questa giornata viene celebrata tutti gli anni, ogni volta in un comune differente, l’ultimo weekend di novembre. Anche la protezione civile di Caravaggio, di cui faccio parte, è stata invitata ed ha partecipato agli eventi. È stato bello vedere che tanti altri giovani come me abbiano deciso di entrare in un gruppo di protezione civile e di partecipare all’evento poiché di solito si tende a pensare che solo i vecchi o i pensionati possano dedicare del tempo ad aiutare gli altri gratuitamente. È stato, inoltre, bello vedere che anche molte giovani donne si stiano sempre di più mettendo in gioco: essere parte di un gruppo di protezione civile può far crescere e maturare una persona.

Il volontario svolge il suo lavoro in silenzio perché non ha bisogno di farsi vedere, ma è sempre presente la dove serve per montare tende, distribuire pasti, cercare persone scomparse, aiutare chi si trovi in una situazione difficile per via di calamità naturali o di rischi causati dall’uomo sia fornendo aiuti materiali che sostegno psicologico. Riprendendo le parole del vescovo: “voi non siete uomini da parata, ma uomini da trincea” perché la protezione civile si schiera sempre in prima linea. Per questo motivo ringraziare il suo operato ed i suoi volontari è un segno di riconoscimento, un modo per dire agli altri: “non sei più solo, ci sono io adesso con te”.

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