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Consiglio provinciale

L’Ufficio Scolastico cambia casa: in vendita la sede di via Pradello

La sede dell’ente scolastico verrà trasferita entro novembre in via Borgo Santa Caterina

L’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo cambia casa: il palazzo di via Pradello che da anni ospita l’Ex Provveditorato è stato messo in vendita a seguito dell’approvazione del bando di vendita da parte del Consiglio Provinciale riunito nella giornata di lunedì 30 luglio.

La decisione di alienare l’edificio è giunta dopo la mancata vendita degli stabili di via Borgo Santa Caterina, inseriti in precedenza nel piano triennale delle alienazioni 2018 -2020, come osserva il presidente della Provincia Matteo Rossi: “Le offerte presentate per via Santa Caterina non state considerate congrue, per cui abbiamo deciso di virare su via Pradello la cui stima è calcolata in 6.440.000 euro”. Dopo l’esito del bando che giungerà entro settembre, in novembre l’Ufficio Scolastico Territoriale si trasferirà negli uffici del Borgo d’Oro, come illustra Rossi: “Sarà un vantaggio per i lavoratori vista la possibilità di parcheggio rispetto a oggi. Sempre nella stessa area, in particolare nell’edificio definito ‘Ex Farmacia’, avrà sede Bergamo Film Festival”.

Al centro della seduta anche l’assestamento di bilancio del bilancio previsionale 2018 – 2020, all’interno del quale il Consiglio ha destinato un milione di euro per il piano neve, 400.000 euro per l’illuminazione delle strade provinciali la cui gestione era previsto il passaggio nelle mani della Regione ed ulteriori fondi per l’edilizia scolastica e l’ampliamento della franchigia sulle assicurazioni per sinistri stradali: “La vera manovra bis si attuerà in autunno in attesa del pacchetto di risorse provenienti dalla Regione, dall’alienazione delle partecipazioni in società come Zerra S.p.A. e Ria S.p.A. e dalla vendita dell’edificio di via Pradello. Parte di tutto ciò verrà investito nella modifica del piano delle opere pubbliche (POP) mentre un’altra verrà stanziata per la ripulitura e l’installazione di reti lungo la Strada Rivierasca e in Val Taleggio”, dichiara il presidente.

Alcune perplessità sono state presentate dalle minoranze, in particolare dall’esponente della Lega Nord – Lega Lombarda Giorgio Valoti, concentratosi sul piano asfaltature: “Amministratori lungimiranti avrebbero potuto investire sulle asfaltature 2,5 milioni di euro invece che destinarli a manifestazioni e riunioni che portano visibilità soltanto al capoluogo. Le asfaltature sono richieste che vengono dai cittadini, per cui è giusto investire su chi lavora, non solo su chi fa iniziative”. “Essendoci poche risorse non si asfalta dove non serve, gli interventi di asfaltatura fatti sono giunti su richiesta delle amministrazioni – ha risposto il consigliere delegato alle infrastrutture e viabilità Pasquale Gandolfi (Democratici e Civici per la Bergamasca) – Mi giungono sempre molte critiche perché non vengono compiute alcune asfaltature, nonostante ciò queste vengono attuate dove servono”.

In conclusione il Consiglio ha approvato anche una mozione presentata dal gruppo Civici Popolari Indipendenti per Bergamo sulla chiusura delle postazioni bancomat nei piccoli paesi di montagna, come illustra Denis Todeschini : “Dopo la chiusura di sportelli postali, si sta diffondendo anche il fenomeno di chiusura di filiali bancarie e di bancomat nei luoghi montani. Visti gli elevati costi dei POS e la necessità di prelevare sia per i cittadini che per i turisti, come provincia si chiede di sollecitare il governo per prendere delle azioni a riguardo alla luce della chiusura di filiali bancarie a Carona, Foppolo, Cerete e Songavazzo e di stipulare una convenzione con Poste Italiane per l’installazione di bancomat”.

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