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Sui gesti di intolleranza

Salvini parla in modo aggressivo e rozzo, ma siamo sicuri sia razzismo?

"Essendo persona catalogata per via dei lunghi anni di militanza nella Lega, probabilmente la gente dà per scontato che io sia contro gli immigrati”

Ho l’abitudine di far colazione, a turno, nei vari bar del mio Comune. Mentre sfoglio i giornali, (testate multiple giusto per evitare il pensiero unico), ascolto i discorsi della gente e spesso, vista la mia lunga esperienza amministrativa, vengo coinvolto nei discorsi degli avventori.

Da quando la Lega è al governo, capita sempre più spesso che il discorso cada su fatti che coinvolgono persone extracomunitarie. Essendo persona “catalogata” a causa dei lunghi anni di militanza nella Lega, probabilmente la gente dà per scontato che io sia contro gli “immigrati”, ma quando cerco di precisare che non si può fare di ogni erba un fascio, che occorre distinguere tra coloro che sono venuti in Italia regolarmente e quelli che sono arrivati in modo irregolare pur non scappando da alcuna guerra, mi viene riposto che è ora di smetterla di fare i “buonisti” e che bisogna “far rispettare le regole”.

Sicuramente alla base di queste reazioni c’è un sentimento di “intolleranza”, ma escluderei il razzismo o meglio la xenofobia, se non in alcuni casi isolati.

Devo anche dire che la reazione è abbastanza generalizzata e prescinde dall’idea politica del mio interlocutore.

Certamente ci sono anche alcuni casi, isolati, nei quali si difende l’arrivo degli extracomunitari, ma ripeto, sono casi molto isolati che di fronte alla proposta di accogliere qualcuno di questi profughi, fa marcia indietro.

Ma questo senso di intolleranza è congenito nella nostra gente o è il frutto di una situazione che è stata gestita male dai nostri governanti?

Mi chiedo, questa situazione è il risultato dei discorsi di certi personaggi pubblici che influenzano le persone con il loro vocabolario e la loro prosopopea o dobbiamo cercare altrove le cause?

Sicuramente certi personaggi hanno il potere di “influenzare” parte del popolo meno preparato, ma guardandomi in giro mi rendo conto che, spesso, la stessa gente che ha atteggiamenti intolleranti nei confronti dei “tanti” giovanotti di pelle scura, che in modo petulante presidiano tutte le istituzioni e tutti i negozi del paese, è la stessa che fa parte delle numerose organizzazioni di volontariato che prolificano non solo nella bergamasca e che aiutano tutti indistintamente.

Faccio quindi fatica ad associare i bergamaschi al concetto xenofobia.

Mi sono convinto che l’atteggiamento “ostile” che oggi si vede e si percepisce sia il risultato delle errate decisioni dei nostri governanti che hanno pensato di poter raccogliere l’acqua del mare in una bicchiere. E i governanti europei sono sicuramente i maggiori colpevoli.

Io non sono convinto che il popolo sia così bue come lo descrive qualcuno. La gente reagisce per quel che osserva. Non sarei così convinto che i vari social siano in grado di condizionare le masse.

Sicuramente la parola di Salvini è rozza e aggressiva, incolta e banale, è una «ruspa» come ha osservato qualcuno e quindi “populista”, ma lo è anche quella di Berlusconi, anche se più “aristocratica”, quella di Renzi che rottama i nemici e enfatizza ogni minimo successo ottenuto. Ma non per questo dobbiamo pensare che il popolo sbagli e vada sempre guidato. Magari ha spesso ha ragione e i politici dovrebbero rispettarlo di più

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