Lunedì 4 dicembre alle 20,30 all’Auditorium di piazza della Libertà a Bergamao si terrà la presentazione del libro “Eliseo Milani – Eleganza operaia e stile comunista. Biografia, scritti, testimonianze”, a cura di Aldo Garzia e Gabrio Vitali (Lubrina Editore 2017). Una biografia appassionata del militante Eliseo Milani, nato a Ponte San Pietro nel 1927. Operaio della Dalmine e poi funzionario del Pci, nel 1969 è co-fondatore de Il Manifesto, il progetto editoriale di critica politica che gli vale l’espulsione dal partito con l’accusa di frazionismo.
Nel corso della serata è prevista anche la proiezione di un video sulla figura della giornalista Rossana Rossanda, che ha scritto la prefazione al volume. La pellicola, intitolata “Essere Rossana Rossanda”, di Mara Chiaretti, racconta la vita di Rossanda e ripercorre i momenti più importanti della sua carriera, attraverso immagini di repertorio e conversazioni recenti con personaggi come Philippe Daverio, Nadia Fusini e altri, parlando di politica ovviamente, ma anche di arte e di rapporti umani.
All’incontro è attesa la giornalista e scrittrice Luciana Castellina.
L’opera contiene testimonianze e racconti di Pietro Barrera, Luciana Castellina, Arialdo Ceribelli, Sergio Cisani, Famiano Crucianelli, Galapagos, Aldo Garzia, Alfonso Gianni, Carlo Latini, Lucio Magri, Filippo Maone, Sandro Medici, Michele Mezza, Eliseo Milani, Roberto Musacchio, Mauro Olivi, Valentino Parlato, Lorenzo Pezzica, Franco Proietti, Bruno Ravasio, Antonio Riva, Rossana Rossanda, Guido Ruotolo, Pier Scolari, Massimo Serafini, Giuliana Sgrena, Carlo Simoncini, Eugenia Valtulina, Vincenzo Vita e Gabrio Vitali.
Nell’illustrare il libro, Gabrio Vitali spiega: “L’idea di questo libro, di cui Aldo Garzia mi ha fatto partecipe fin dall’aprile scorso, non riguardava tanto l’intento di fornire documentazione storica – men che meno celebrativa – sulla lunga stagione di attività politica cui Eliseo Milani ha dedicato la sua vita, quanto quello di dedicare al nostro compagno ed amico una testimonianza affettuosa del debito esperienziale e formativo, che ciascuno di noi ancora intrattiene con lui, a distanza di tanto tempo dagli anni che abbiamo condiviso e dalla sua scomparsa nel dicembre del 2004. Volevamo raccontare l’Eliseo che abbiamo conosciuto, la personalità e lo stile che lo caratterizzavano, la sua speciale carica di umanità e d’esperienza. Per questo, abbiamo coinvolto molti dei compagni, con i quali egli ha vissuto e interagito in stretto contatto di lavoro organizzativo, di riflessione politica e di vita quotidiana. Mi rendo conto ora che, a cose fatte, questo libro ha finito col caratterizzarsi, grazie alle adesioni e ai contributi che con generosità ci sono stati offerti, come un racconto originale, ampio e interessante – anche dal lato storiografico – di un’epoca, di un clima e di un modo di stare al mondo, dei quali Eliseo è stato protagonista e portatore, diventando un maestro per tanti di noi. Va da sé che la storia e la politica intridano le pagine qui raccolte, ma senza velare, anzi come esaltando i più fondamentali aspetti umani e antropologici di quel tempo della società e di quell’idea di comunismo e di democrazia che ci hanno indotto ad abbracciare la politica e ad assumerci responsabilità civili, quando noi e il mondo eravamo più giovani”.
