Cronaca

Don Mario Camero festeggia i 25 anni di sacerdozio

La Redazione
Don Mario Camero
Ricco programma di preparazione alla ricorrenza del 29 gennaio
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Il 29 gennaio 2019 per don Mauro Camero ricorrerà il 25 anniversario di ordinazione sacerdotale (29 gennaio 1994). Per tutti i sacerdoti tale ricorrenza ha un sapore particolare soprattutto per rendere grazie al Signore del dono del sacerdozio ministeriale in un clima di preghiera e riflessione.

In preparazione, nella Basilica Concattedrale, all’evento è in via di svolgimento un programma di iniziative a carattere vocazionale:

SABATO 26 GENNAIO 2019

  • Ore 19.30, Conferenza sulla teologia del ministero ordinato: “Presbitero: imago Trinitatis, signum humanitatis”. Relatore: S.E. Mons. Felice Di Molfetta, Vescovo emerito di Cerignola-Ascoli Satriano

DOMENICA 27 GENNAIO 2019

  • Ore 20.30, Concerto-meditazione sulla spiritualità sacerdotale “Sacerdos in aeternum”, a cura della Corale della Basilica Concattedrale di Bisceglie

MARTEDI 29 GENNAIO 2019 – ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDOTALE

  • Ore 19.30, Solenne concelebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Leonardo D’Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie.

Alla richiesta di un suo commento in occasione del suo 25° anniversario di ordinazione sacerdotale e come ritenesse oggi il suo ruolo di prete, don Mauro Camero ha dichiarato:

“La mia gratitudine innanzitutto al Signore per avermi custodito in questi 25 anni di sacerdozio nella fedeltà, non mancando di raddrizzare il mio cammino con la radicalità della Sua Parola e la tenerezza della Sua misericordia.

Gratitudine per il dono di questa Chiesa diocesana in cui la Provvidenza mi ha fatto abitare, vivere il mio battesimo, servire con il ministero e crescere nella fraternità presbiterale.

Gratitudine perché fin dai primi anni di sacerdozio, chiamato all’ufficio di parroco, ho avuto la gioia di vivere il ministero avendo accanto comunità che, con spirito Conciliare, hanno condiviso questo legame nuziale che ha arricchito tutti nella dimensione umana e spirituale, attraverso percorsi che hanno favorito il confrontarsi, il completarsi e il sostenersi reciproco.

Certo, come in tutte le relazioni coniugali, bisogna ammettere che non è sempre amabile questa ‘sposa’, soprattutto quando la percepisci ‘scomoda’ perché ti provoca alla conversione e alla prossimità. Ma ieri come oggi, sono consapevole che, senza una comunità, non avrebbe senso il dono ricevuto nel sacerdozio.

Pertanto, grazie per la comunità parrocchiale di S. Giuseppe in Corato, con il suo generoso e vivace laicato e per le comunità dei Santi Matteo e Nicolò e della Concattedrale in Bisceglie, con il loro prezioso carico di storia e di tradizioni, le numerose aggregazioni confraternali e associative e il quartiere con le sue tante ‘periferie esistenziali’ che mi sollecitano a liberarmi da schemi pastorali precostituiti, per rischiare maggiormente il mio ministero nella ‘vicinanza’ agli ultimi.

Mi viene chiesto chi è il sacerdote per me, dopo quest’esperienza di 25 anni di ministero.

L’esperienza sul ‘campo’ porta a relativizzare tante visioni idealizzate di sacerdozio….le fragilità umane, il complesso contesto nel quale si gioca la sfida dell’evangelizzazione, la fatica della fraternità presbiterale, la comunità con le sue criticità e domande, sono situazioni che aiutano a discernere quali tratti umani e competenze deve sviluppare il sacerdote nel suo cammino di maturazione umana e spirituale.

Il mio vissuto mi porta a vedere il sacerdote innanzitutto uomo di ‘contemplazione’ e quindi capace di trovare unità con la preghiera in un contesto frammentato con le sue molteplici proposte e distrazioni; uomo innamorato della ‘Parola’, alla cui scuola deve costantemente porsi, per lasciare convertire, e poi essere in grado di guidare nel discernimento altri fratelli; ‘costruttore di comunità’ e per questo dotato di tratti prettamente umani come l’ascolto, la disponibilità, la vicinanza, la capacità di relazionarsi, l’arte di accompagnare nel percorso di crescita, con pazienza e gradualità, il tessere comunione, il compatire.

In questa ‘costruzione’, priorità pastorale dev’essere ‘la formazione del laicato’, per renderlo capace di profezia nella Chiesa e lievito del Regno nella famiglia, nel lavoro, nella società.

Formazione che permette ai laici di essere nello spirito del Concilio, fermento nel mondo in modo originale e creativo.

Il sacerdote non può non essere un protagonista della ‘fraternità presbiterale’, forse tante volte ritenuta secondaria rispetto all’attivismo pastorale, ma con il tempo compresa come il primo dono da offrire alla comunità, luogo dove si incontrano fatiche, ferite da curare e gioie pastorali da condividere rispetto alla solitudine dei ‘superuomini’.

Il sacerdote, lungi dall’abituarsi allo sguardo del Maestro, ogni giorno continua a desiderare d’incrociare il suo sguardo carico di fame di senso, di amore, di gioia, con quello di Cristo, per lasciarsi colmare dal Suo amore e sentire la Sua chiamata a seguirlo con lo stesso stupore, ma con una consapevolezza maggiore di inadeguatezza, che certo non spegne il desiderio di voler ancora scommettere sulla Sua Parola!”.

Don Mauro Camero è nato a Bisceglie (BA) il 7 luglio 1968, diplomato presso l’Istituto Magistrale Statale “V. Fornari” di Molfetta (BA) nel 1988, ha vissuto il cammino del discernimento vocazionale e la formazione al ministero presbiterale presso il Pontificio Seminario Regionale di Molfetta negli anni 1988-1993.

Viene ordinato sacerdote il 29 gennaio 1994, presso la Chiesa di San Giuseppe in Bisceglie, da S. E. Mons. Carmelo Cassati.

Consegue il titolo Baccalaureato nel 1993, la Licenza in Sacra Teologia presso l’Istituto Teologico Pugliese di Molfetta nel 2007, il Master in Bioetica nel 2010, la Licenza in Bioetica presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum in Roma nel 2013.

In diocesi ricopre i seguenti incarichi:

  • Amministratore Parrocchiale e poi Parroco della Parrocchia S. Giuseppe in Corato dal 1997 al 2006;
  • Parroco dell’Abbazia Curata dei Ss. Matteo e Nicolò in Bisceglie dal 2006;
  • Presidente del Capitolo e Rettore della Basilica Santuario Concattedrale in Bisceglie dal 2006;
  • Direttore Spirituale della Commissione e del Coordinamento del Diaconato Permanente dal 2012;
  • Direttore dell’Ufficio Pastorale del Tempo Libero, Turismo, Pellegrinaggi e Sport dal 2016.

sabato 26 Gennaio 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 7:26)

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