Imam sposato e padre di 5 figli adesca 15enne: i “giustizieri” lo filmano e fanno arrestare

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Gennaio 2018 - 06:10 OLTRE 6 MESI FA
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Imam sposato e padre di 5 figli adesca 15enne: i “giustizieri” lo filmano e fanno arrestare

ROMA – Giustizieri di pedofili stanano un imam sposato mentre tenta di avere un incontro sessuale con un quindicenne adescato con offerte di denaro su Grindr, un’app per incontri gay, e pubblicano il video su Facebook Live nel corso del qualche l’uomo afferma di temere per la vita poiché l’omosessualità è condannata dalla sua religione.

L’imam, padre di cinque figli, è stato beccato mentre si trovava fuori un indirizzo di Flixton, Greater Manchester, e accusato di aver guidato per quasi un’ora per raggiungere e abusare del ragazzo mentre la madre era al lavoro.

“Justice Will Be Served”, (Giustizia sarà fatta, ndr), su Grindr ha finto di essere un adolescente e filmato l’incontro con il 45enne, iman della moschea a Blackburn, nel Lancashire.

Mentre scrive i messaggi da inviare a quello che crede sia un ragazzo, l’uomo è agitato, probabilmente chiede “quanto vuole” per un rapporto sessuale; pianificando l’incontro, ha detto che con sé avrebbe portato una cartella, in modo che se qualcuno si fosse insospettito poteva dire di esser lì per un appuntamento di lavoro.

Di fronte al gruppo di vigilantes, l’imam ha negato le accuse ma ammesso che “potrebbe essere ucciso” poiché l’omosessualità è “contro la sua religione”.

E’ stato sospeso dal ruolo nella moschea, che ha ricoperto per più di 20 anni, e la polizia ha avviato un’indagine.
Il filmato, che mostra il confronto, è stato pubblicato su Facebook Live e visualizzato più di 140.000 volte.

Mentre viene interrogato dai giustizieri di pedofili, l’imam tenta disperatamente di coprire il volto con una sciarpa.
Uno dei vigilantes chiede:” Non c’è niente di sbagliato nell’omosessualità ma dici che sei musulmano e che è contro la tua religione, dunque sai che è un errore incontrarsi, specialmente con un ragazzino”.

L’imam coprendo la bocca con la mano risponde:”Sì, potrei essere ucciso” e tenta di alzare il finestrino dell’auto, ma il gruppo apre la portiera e leggono ad alta voce i messaggi scritti.

L’uomo protesta, pensava che il ragazzo avesse 18 anni ma uno dei vigilantes replica: “No, in diverse occasioni ti ha detto di avere 15 anni. Hai portato con te dei contanti, sei venuto qui per un rapporto sessuale”.

Un altro aggiunge: “Non capisco come puoi pregare Dio, sapendo che stai incontrando ragazzi di 15 anni”.

L’imam, poi arrestato, rimane in silenzio fino all’arrivo della polizia a cui i giustizieri consegnano le prove dell’adescamento.