YOUTUBE Migranti “di lusso” su gommoni super veloci dalla Tunisia. Tra loro “anche terroristi”

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Aprile 2018 - 10:48 OLTRE 6 MESI FA
Migranti "di lusso" su gommoni super veloci dalla Tunisia: tra loro "anche terroristi"

YOUTUBE Migranti “di lusso” su gommoni super veloci dalla Tunisia. Tra loro “anche terroristi” (Frame dal video)

PALERMO – Facevano pagare anche cinquemila euro per la traversata del Canale di Sicilia, dalla Tunisia a Palermo, a bordo di gommoni molto veloci, riuscendo a guadagnare anche 70mila euro a traversata, e trasportando anche, secondo l’accusa, aspiranti terroristi; ma sono stati arrestati.

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Secondo la procura di Palermo, infatti, chi approdava da questi gommoni riusciva a sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine e alle procedure di identificazione: un modo, secondo gli inquirenti, in grado di assicurare tra l’altro l’anonimato a chi arriva in Europa con finalità terroristiche.

L’inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Palermo ha accertato la presenza, all’interno del gruppo criminale, di estremisti jihadisti che avrebbero manifestato atteggiamenti ostili alla cultura occidentale anche mediante propaganda attuata attraverso falsi profili attivati su piattaforme “social”.

I provvedimenti di fermo, eseguiti dai finanzieri del nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo e della compagnia di Marsala, sono tredici e riguardano persone di nazionalità tunisina, italiana e marocchina.

Le Fiamme gialle hanno anche perquisito diverse case e luoghi usati dall’organizzazione come basi operative per la gestione dei traffici illeciti.

L’associazione, capeggiata da alcuni pregiudicati tunisini, operava con gommoni carenati con potenti motori fuoribordo ed esperti scafisti, nel braccio di mare tra la provincia tunisina di Nabeul e quella di Trapani, consentendo agli immigrati di raggiungere, in poco meno di quattro ore di navigazione, le coste italiane.

Ogni viaggio, per il quale venivano imbarcate dalle 10 alle 15 persone, con costi tra i 3mila e i 5mila euro a testa, prevedeva anche il trasporto di sigarette di contrabbando, destinate al mercato nero italiano ed in particolare a quello palermitano.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’organizzazione aveva anche previsto una rete che, all’arrivo dei migranti, provvedeva a fornire loro una sorta di servizio shuttle dalle spiagge di sbarco sino alle basi logistiche dell’organizzazione, dove, una volta rifocillati e forniti di vestiario, i migranti potevano liberamente raggiungere le destinazioni scelte.