Batetsky Auschwitz, scoperta fossa comune in Russia: 3700 uccisi o seppelliti vivi dai nazisti

di Caterina Galloni
Pubblicato il 9 Maggio 2019 - 07:10 OLTRE 6 MESI FA
Batetsky Auschwitz, scoperta fossa comune in Russia: 3700 uccisi o seppelliti vivi dai nazisti

Batetsky Auschwitz, scoperta fossa comune in Russia: 3700 uccisi o seppelliti vivi dai nazisti

MOSCA – Ritrovata in Russia una fossa comune risalente alla seconda guerra mondiale: circa 3.700 vittime dell’atrocità dei nazisti, tra cui donne e bambini, uccisi o seppelliti vivi probabilmente tra il 1941 e il 1943. Il sito, chiamato Batetsky Auschwitz, si trova nel villaggio di Zhestyanaya Gorka, nei pressi di Veliky Novgorod, 580 km a nord-ovest di Mosca. Molti scheletri sul teschio riportavano ferite da arma da fuoco, altri erano stati accoltellati con la baionetta, altri ancora seppelliti vivi: civili di diverse etnie.

Nel sito i ricercatori hanno trovato “cartucce di armi automatiche prodotte all’estero”; l’area era già nota come luogo di esecuzioni di massa per mano dei nazisti ma soltanto ora hanno inziato a scavare per dare alle migliaia di vittime una degna sepoltura. Dai resti si cercherà di stabilire l’età, il sesso e le cause della morte, inoltre gli investigatori stanno esaminando gli archivi per stabilire le circostanze in cui sono avvenute le esecuzioni naziste. Del sito esistono foto drammatiche in cui sono ritratte le vittime mentre vengono uccise dal plotone di esecuzione. 

La missione che coinvolge anche Search Expedition – gruppo che ricerca attivamente i posti di sepoltura delle vittime di guerra e della repressione – continuerà fino a quando tutti i corpi saranno riesumati, secondo alcuni report russi, e si parla di oltre 3.000 persone. Sergei Sevastyanov, capo dell’unità di ricerca volontaria di Novgorodets, ha affermato che l’obbiettivo principale è trovare sei fosse nei 32 ettari di terreno e successivamente controllare il resto dell’area. 

Terminata la ricerca, nel sito verrà costruito un memoriale. Attualmente ci sono vari monumenti commemorativi, tra cui un obelisco di granito accanto alla sepoltura di 800 soldati e ufficiali sovietici, una croce in memoria delle vittime civili e una roccia posta sul punto in cui furono uccisi gli ebrei. Padre Sergyi Vasilyevm della vicina Chiesa ortodossa della Madonna del Riposo, ha osservato: “I boia lavoravano senza sosta. Le vittime sono state trasportate su camion dalla regione di Leningrado, erano partigiani, paracadutisti, prigionieri, ebrei e zingari”. “A volte risparmiavano i proiettili e pugnalavano queste persone indifese con le baionette o le seppellivano vive”.

Secondo alcune fonti locali, responsabile delle esecuzioni era una sottodivisione tedesca ma sotto il loro comando c’erano russi, estoni e lettoni. (Fonte: Daily Mail)