Assalto Forza Nuova a Repubblica. Fnsi e Odg: “Squadrismo contro democrazia”. Pd solidale

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Dicembre 2017 - 18:17 OLTRE 6 MESI FA
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Assalto Forza Nuova a Repubblica. Fnsi e Odg: “Squadrismo contro democrazia”. Pd solidale

ROMA – “E’ un atto di squadrismo contro la democrazia”. Così la Federazione Nazionale della Stampa e l’Ordine dei giornalisti condannano, senza se e senza ma, l’assalto da parte di un gruppo di militanti di Forza Nuova alla sede del quotidiano la Repubblica.

Solidarietà al gruppo l’Espresso è stata manifestata anche dal capogruppo Pd al Senato, Luigi Zanda, che in una nota incoraggia i giornalisti a “proseguire nella ricerca della verità”.

“Le immagini dei fascisti di Forza Nuova sotto la sede di Repubblica e dell’Espresso creano profonda inquietudine – afferma Zanda – Il loro assalto è pura, inaccettabile violenza. Un atto intimidatorio vigliacco, dovuto al fatto che le inchieste della testata hanno meritoriamente, con grande scrupolo professionale, messo in luce la pericolosità della violenza di Forza Nuova”.

“Ai giornalisti – conclude Zanda – e a tutti i lavoratori del gruppo Repubblica – l’Espresso va la mia solidarietà e quella delle senatrici e dei senatori del Pd al Senato. E a loro va la nostra esortazione a proseguire con coraggio il lavoro nella ricerca della verità”.

Queste invece le ferme parole di condanna da parte del sindacato e dell’Ordine dei giornalisti:

“L’aggressione di Forza Nuova contro le redazioni dell’Espresso e di Repubblica rappresenta un nuovo intollerabile atto di squadrismo contro la democrazia e la libertà di informazione.

Anche questa nuova “testata” contro l’articolo 21 della Costituzione troverà la risposta che merita attraverso l’illuminazione delle loro attività e delle continue violazioni della legalità costituzionale.

Non a caso, già questa mattina avevamo rappresentato al ministro Minniti la necessità di monitorare e prevenire le ripetute azioni di minacce contro i giornalisti che hanno scelto di indagare sulle formazioni neonaziste e neofasciste. A questo punto la risposta dello Stato diventa ancora più urgente e necessaria”.