Gasparri, Raggi se ne vada o saranno i romani a cacciarla

di Marilena D'Elia
Pubblicato il 23 Marzo 2019 - 11:33 OLTRE 6 MESI FA
Gasparri, Raggi se ne vada o saranno i romani a cacciarla

Gasparri, Raggi se ne vada o saranno i romani a cacciarla

Roma- “Al congresso romano di Forza Italia parlerò forte e chiaro. Il sindaco Raggi ha due alternative: o se ne va subito o sarà il popolo romano a cacciarla al più presto. I suoi proclami sui social sono provocatori, temerari, intollerabili”,  ha detto il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri anticipando uno degli argomenti che toccherà oggi nel Congresso di Grande Città di Roma di Forza Italia in corso a Roma al Centro Congressi Hotel Cristoforo Colombo. 

Nelle ultime ore un cataclisma ha coinvolto l’amministrazione della Capitale, a guida Movimento 5Stelle con Virginia Raggi, per via dell’arresto del presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito  (M5s) mettendo a dura prova i proclami di onestà del movimento.

“Dopo il disastro morale che si è prodotto intorno a lei con le malefatte di tanti grillini si permette ancora di dire che sta moralizzando e risanando la città”, ha continuato Gasparri.

Procede poi il senatore con un breve excursus:

“Intorno a lei sono spuntati i vari Lanzalone, ricordiamolo segnalato a lei dai ministri Fraccaro e Bonafede contro i quali puntiamo l’indice accusatore, i vari Romeo, De Vito, Frongia e Marra.”

Gasparri ricorda anche l’avvicendarsi “forzato” di politici  e di indagini durante l’amministrazione pentastellata:

 “Una rotazione continua di assessori. Una serie continua di indagini. E ricordiamo che lei è stata eletta proprio per i problemi del passato, che avevano fatto emergere quella dei grillini come una sorta di alternativa morale e moralizzatrice per la Capitale. Invece è un disastro totale”

“Non si può permettere più questi toni. E non li accetteremo”, conclude il senatore forzista.

Marcello De Vito (M5s) è stato arrestato  il 20 marzo insieme ad altre tre persone nell’ambito dell’inchiesta sulla realizzazione del nuovo stadio della Roma. L’accusa è di aver preso tangenti.

De Vito, nel febbraio 2016 si era presentato ai romani con un video in cui diceva di voler “colpire la corruzione con cui i partiti hanno campato per anni”. Pentastellato della prima ora, De Vito,  ed è da sempre considerato vicino all’ala ortodossa di M5S, quella che fa capo a Roberta Lombardi. 

Nell’inchiesta sullo stadio quello di De Vito è il secondo arresto eccellente per il Campidoglio, dopo quello dell’avvocato Luca Lanzalone già presidente di Acea e superconsulente del comune.

Il commento del vice-presidente del Consiglio e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, che si era preso l responsabilità dell’espulsione di De Vito Dal Movimento5Stelle,   era stato “Potrà difendersi, ma a chilometri di distanza dal M5s .