Usa, allarme 007: “Minaccia Russia su noi ed Europa. Come ai tempi della Guerra Fredda”

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 14 Febbraio 2018 - 11:26 OLTRE 6 MESI FA
Allarme degli 007 americani. Parlano ancora di una minaccia russa "da Guerra Fredda"

Dan Coats (foto Ansa

MILANO – Continua la campagna di propaganda anti-russa degli Stati Uniti alla vigilia degli appuntamenti elettorali in Europa. Secondo i vertici dell’intelligence americana, il vecchio continente e gli Usa sarebbero “sotto attacco”, con Mosca già al lavoro per influenzare e manipolare le elezioni che si svolgeranno nel 2018 nei Paesi occidentali, Italia compresa.

Intervenendo davanti al Congresso americano, i numeri uno dei servizi di intelligence americani ancora una volta hanno offerto una visione sulle interferenze di Mosca nettamente in contrasto con quella del presidente Donald Trump e con quella sostenuta dalla Federazione russa.

 

Il ragionamento di Dan Coats, che coordina il lavoro di tutte le agenzie di spionaggio americane, è chiaro: secondo lui il presidente russo Vladimir Putin, che con la scusa dei mondiali di calcio in Russia si appresta ad aumentare la repressione contro l’opposizione interna, è soddisfatto del lavoro fatto sulle elezioni presidenziali americane del 2016. Così da tempo avrebbe messo nel mirino sia le elezioni di metà mandato in America, quando a novembre verrà rinnovata gran parte del Congresso, sia le elezioni politiche che si svolgeranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi in diversi Paesi europei.

Gli obiettivi sono sempre gli stessi: incoraggiare le posizioni politiche anti-americane per rafforzare la leadership del Cremlino, indebolire il legame tra Stati Uniti ed Europa, minare la politica delle sanzioni contro Mosca e contrastare gli sforzi per portare gli Stati ex sovietici come l’Ucraina nell’Unione europea.

L’azione di disturbo russa, sostiene Coats, era ampiamente prevedibile. Ma Mosca sarebbe già all’opera: sia attraverso il lavoro degli hacker, che stanno moltiplicando i loro cyber-attacchi ai sistemi elettorali dei Paesi occidentali, sia attraverso la macchina della “propaganda e della disinformazione”, che agisce prevalentemente sui social media diffondendo fake news, anche con l’uso di robot. Cosa che, si potrebbe obiettare, anche altri Paesi hanno la libertà di fare e, con ogni probabilità, hanno fatto e fanno.

In realtà l’unico dato certo e concreto che emerge dal rapporto annuale sulle minacce globali presentato dalla comunità dell’intelligence Usa è che la Russia, come la Cina, viene sempre più considerata una minaccia per la sicurezza nazionale americana. E gli Stati Uniti temono che se davvero vincessero in Europa partiti non più filo-americani l’isolamento degli Stati Uniti si farebbe ancora maggiore. Da qui la minaccia di pericoli imminenti nel caso di vittoria di partiti non allineati.