Fideuram Ispb, manovra d’attacco

E’ un Paolo Molesini orientato al futuro, quello che emerge dalle pagine di Affari e Finanza del 15 ottobre 2018. In un’intervista a cura di Paola Jadeluca, l’amministratore delegato di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, si lancia nel definire gli obiettivi di sviluppo della società: “Abbiamo ancora spazi di crescita, sia in Italia, dove continuiamo a conquistare quote di mercato, che all’estero con una nuova avventura in corso di sviluppo”.

In merito ai target per i prossimi anni, le idee sono chiare: “Morval all’interno del nostro gruppo potrà ulteriormente sviluppare il proprio tradizionale ruolo di boutique, attenta alla relazione con una clientela internazionale. L’operazione è un primo passo per la realizzazione del disegno strategico delineato nel Piano d’Impresa 2018-2021 del gruppo Intesa Sanpaolo: diventare una delle prime cinque private bank in Europa e la seconda nell’Eurozona per masse gestite, con l’obiettivo di un ulteriore flusso di raccolta netta gestita pari a 55 miliardi di euro al 2021. Abbiamo individuato Argentina, Brasile, Uruguay, dove il gruppo è già conosciuto e ci sono numerosi italiani di seconda o terza generazione. In Cina la situazione è diversa: partecipiamo con una quota del 25% in una società – Yi Tsai, ovvero “talento italiano” in cui la Divisione Banche Estere del gruppo Intesa Sanpaolo ha il 55% ed Eurizon il restante 20%. Siamo coinvolti per mettere a disposizione il know how di Fideuram nella gestione di una rete di consulenti finanziari. E’ un mercato dalle enormi potenzialità”.

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