Matteo Salvini in Sardegna: un successo la visita a Cagliari

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  Matteo Salvini davanti ad una sala strapiena, con oltre millecinquecento persone e tante altre rimaste fuori, si presenta al popolo Sardo con il cuore in mano dichiarando: "Io non chiedo il vostro voto, perché il voto va e viene. Vi chiedo qualcosa di più, il cuore e la testa per cambiare insieme l' Italia, insieme ce la possiamo fare". Sono intervenuti il Responsabile Economico Claudio Borghi, il commissario Regionale Eugenio Zoffili, il presidente del Movimento Sardo Pro-Territorio Alessio Pasella, il coordinatore federale dei giovani leghisti Andrea Crippa, quello isolano Andrea Piras, i due coordinatori provinciali del Nord Sardegna Dario Giagoni e quello del Sud Sardegna Guido De Martini.

  Tanti gli argomenti trattati, da quelli nazionali come la legge Fornero e lo Ius Soli a quelli sardi, come la disoccupazione tra i giovani Sardi e l'autonomia. Proprio su questo tema si poi è soffermato dichiarando: "L'autonomia non è né di destra né di sinistra, a me piacerebbe riunire tutti i movimenti autonomisti,che hanno una tradizione fortissima, perché qui non c'è un dialetto ma una lingua, una storia, una cultura e una bandiera che però si è divisa tra destra, sinistra sopra, sotto, rivalità, invidie. Mi piacerebbe che la Lega fosse parte di un movimento autonomista che radunasse tutti i sardi che vogliono essere sempre meno dipendenti a Roma e da Bruxelles. Questo lo offriamo senza voler primeggiare in niente, arriviamo qua con la massima umiltà, ma se gli autonomisti si dividono non vanno da nessuna parte" Poi il saluto con “Se voi ci siete io ci sono.”ma senza lasciare la sala per regalare un selfie e una parola a tutti. La nota è stata diffusa la movimento.