A Cagliari il Natale arriva due volte: domenica quello cristiano ortodosso

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  Tutto pronto per i festeggiamenti del Natale Cristiano ortodosso e di rito orientale. – Come da tradizione all’Auditorium Comunale il Gran Concerto Natalizio. La presenza di una numerosa comunità immigrata dai paesi dell’Europa Orientale, molto diffusa in tutta la Sardegna, con migliaia di persone provenienti dalle repubbliche ex URSS vede anche il consolidarsi nella nostra Isola di tradizioni del mondo cristiano ortodosso dove la liturgia segue il vecchio Calendario Giuliano ed il Natale arriva il 7 Gennaio, e quest’anno ricadendo la domenica, giorno non lavorativo, la festa sarà ancora più grande. Si tratta di una comunità immigrata, dove ancora oggi è grandemente maggioritaria la componente femminile, donne che svolgono un ruolo sociale molto importante, soprattutto nel settore della cura alla persona, tante di loro, infatti, sono lavoratrici badanti, alle quali sempre più sardi affidano la cura dei propri genitori anziani e nonni.

   Donne che stanno vicine alle persone a noi più care 24 ore su 24, vivono sotto stesso tetto e diventano spesso parte integrante delle nostre famiglie. Questo forse spiega perché il Natale ortodosso viene condiviso anche con tanti sardi, i quali, lo vivono quale occasione di conoscenza e scambio culturale. La mattina del 7 gennaio sarà dedicato alle celebrazioni liturgiche: La Chiesa Ortodossa del Patriarca di Mosca che raggruppa i fedeli della comunità immigrata provenienti da Ucraina, Bielorussia, Russia, Moldova ed altri paesi ex URSS celebrerà, la liturgia del Natale nella Chiesa di Nostra Signora della Speranza in Via Duomo a Castello (l’antica cappella gentilizia della nobile famiglia Aymerich) dove Padre Nikolay Volskyy di nazionalità ucraina e Parrocco Ortodosso della Parrocchia di San Saba il Santificato celebrerà alle 9:30 la Messa Solenne di Natale mentre alle 12:00 ci saranno i saluti e gli auguri delle autorità, fra i quali quelli ormai tradizionali del Console onorario bielorusso in Sardegna Giuseppe Carboni.

   Anche la Chiesa Greco-Cattolica che in città è diffusa fra gli immigrati ucraini celebrerà il Natale il 7 gennaio con la messa celebrata dal religioso cattolico ucraino di rito bizantino don Vasyl Ersteniuk a Stampace nella Chiesa di Santa Restituta. La festa continua nel pomeriggio con il Gran Concerto per il Natale Ortodosso e di Rito Orientale, una ormai consolidata tradizione cittadina che coinvolge non solo gli immigrati, ma tanti sardi amanti della cultura, delle tradizioni slave o semplicemente della buona musica. Il 7 gennaio alle ore 15:30 presso l’Auditorium Comunale di Piazzetta Dettori a Cagliari, con ingresso gratuito sino ad esaurimento posti (capienza 293 persone), l’attesa esibizione del quartetto bielorusso “MUSIC KVATRO” di Bobruisk. Volha Auseika (soprano - voce solista), Sergey Mitchenkov (violino - voce), Valeriy Narkevich (contrabasso), Yauheni Girshin (tastiera - percussioni) regaleranno un vero e proprio viaggio musicale che cercherà di rappresentare la ricchezza e complessità dell’oriente slavo dove svariati popoli e tradizioni convivono da secoli.

   Il concerto racchiuderà pezzi di diversi stili e generi: musica popolare slava, canzoni bielorusse, ucraine, russe, zigane, musiche delle danze popolari ebraiche, pezzi della tradizione classica con rivisitazione moderna, composizioni di musica leggera e jazz, un ecclettismo artistico che manterrà intatta una soave eleganza musicale che ha conquistato le platee dei principali paesi dell’Europa centro orientale. Il concerto si tiene nell’ambito delle iniziative del Progetto “Rete per l'interazione culturale e la conoscenza” dell’Associazione Cittadini del Mondo Onlus – Biblioteca “Rodnoe Slovo” – Centro di lingua russa e cultura slava di Cagliari. Con il contributo della Fondazione di Sardegna, la collaborazione del Comune di Bobruisk (Bielorussia) e il Patrocinio del Consolato onorario Repubblica Belarus in Cagliari. Il Consolato onorario bielorusso rinnova gli auguri di un Sereno Natale a tutti i fedeli cristiano ortodossi e greco-cattolici residenti in Sardegna. E ringrazia la Chiesa sarda, in particolare all’Arcidiocesi di Cagliari che con spirito fraterno concede ai religiosi delle comunità immigrate dell’Est Europa spazi dove poter compiere la propria missione pastorale.