Dalle vivaci danze zulu a quelle bavaresi dove gli uomini battono le
mani sulle gambe e le suole delle scarpe. Culture agli antipodi che
invece conviveranno e si confronteranno nel festival internazionale
organizzato dall'associazione Ittiri Cannedu che si aprirà il 19
luglio ad Alghero, vivrà le intense giornate di Ittiri dal 20 al 23 e
quindi chiuderà il 24 a Thiesi. I primi due gruppi stranieri
dell'edizione numero 33 dell'Ittiri Folk Festa sono Sudafrica e
Austria.
Non è certo una novità l'arrivo di un gruppo dal Continente africano,
ma il gruppo che arriva, Sidlangaloludzala, nella provincia
sudafricana del Mpumalanga, pur essendo nato appena dieci anni fa si è
già distinto per le capacità di coinvolgere i giovani nel portare
avanti la tradizione. Il gruppo è formato da ben 30 elementi diretti
da Sibusiso Nkosi. Corposo il repertorio, che va dai canti africani
alle danze zulu e alla altrettanto energetica Sizingili. Ci sono anche
danze eseguite dalle donne: la Umgiyo e la più atletica Ngadla dove i
piedi vengono sollevati oltre la testa.
Gruppo solo maschile invece quello dello Steirischer Schwung che
arriverà con una ventina di elementi. Il nome significa slancio
stiriano, infatti la formazione viene da un Land nel sud-est
dell'Austria, ai confini con la Slovenia e propone la danza bavarese.
Intanto è in via di dettaglio anche il ricco programma che prevede
oltre agli spettacoli sul palco, la ormai celebre Messa dei Popoli
della domenica (quest'anno il 22 luglio) dove partecipano i gruppi
ospitati a Ittiri. A prescindere dalla propria religione, ogni gruppo
all'offertorio dona qualcosa, spesso una danza o un canto, a
dimostrazione che è possibile trovare sempre un punto di incontro, di
unione.