Predda Niedda nel caos: denuncia della Confartigianato

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  Nel 2008 la Giunta Regionale della Sardegna avviava il processo di riforma delle competenze e delle funzioni delle aree industriali nominando i commissari che, nei 60 giorni successivi al loro insediamento, dovevano provvedere alla gestione delle attività consortili sino al trasferimento delle funzioni ed adottare tutti gli atti necessari per la conservazione del valore del patrimonio. Sono trascorsi circa 10 anni ma nulla è cambiato. Relativamente alla situazione del Consorzio Industriale di Predda Niedda a Sassari, da circa sei mesi le imprese insediate denunciano delle inadempienze nell’erogazione dei servizi.

  Nello specifico si tratta di semplici servizi di veicolazione pubblicitaria, di sostituzione della toponomastica, della manutenzione della cartellonistica stradale con sostituzione di quella danneggiata, carenza di illuminazione, strade dissestate e sicurezza non sempre garantita nel rispetto della norma. Le imprese richiedono tali servizi necessari ed imprescidibili per poter essere “individuate” dall’utenza anche nelle ore notturne, con un’illuminazione efficiente che assicuri un’adeguata viabilità, senza incorrere nei rischi che invece oggi si devono affrontare. Il presidente cittadino della Confartigianato di Sassari Francesco Fiori fa presente che il perdurare di della situazione sopra descritta sta mettendo a dura prova le imprese che vi operano in quanto oltre ai disagi descritti vi è un aggravio di costi, che si sommano alle difficoltà economiche di tutti i giorni.

  Il Presidente degli artigiani ritiene che sia giunto il momento di fare chiarezza su quanto sta accadendo. Dal lontano 2003 vi era un’impresa concessionaria che curava il servizio di gestione degli spazi pubblicitari ma anche la relativa manutenzione e l’installazione degli impianti. A fronte di questo incarico la stessa impresa affidataria si accollava il pagamento dell’imposta comunale sulla pubblicità per tutti gli spazi presenti e si assumeva la responsabilità civile per danni causati a persone o cose dagli impianti pubblicitari. Nel contratto di concessione erano ricompresi anche dei servizi accessori quali: la sostituzione della toponomastica dell’agglomerato industriale con doppia segnaletica, la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di illuminazione pubblica stradale consortile, compreso il materiale (circa 800 punti luce), la nuova installazione, manutenzione e sostituzione della cartellonistica stradale, manutenzione delle strade e rispettivi cordoli consortili.

   Si è a conoscenza che alla concessionaria storica non è stato rinnovato il contratto, giunto a scadenza, ed al momento si attende il nuovo bando di gara per conoscere la società a cui verrà affidato il servizio. Nel frattempo le aziende insediate a Predda Niedda lamentano scarsa chiarezza comunicativa da parte del Consorzio in quanto vi sono alcune persone che stanno contattando le ditte per richiedere la sottoscrizione di nuovi contratti pubblicitari, in nome e per conto del Consorzio stesso, richiedendo un determinato corrispettivo, ma non ricomprendendo nel costo tutti i servizi di realizzazione dei cartelli pubblicitari, la manutenzione e sistemazione degli stessi, ecc. ecc. ecc. Il Presidente cittadino della Confartigianato afferma che tale nuova situazione debba essere quanto prima regolamentata in quanto le imprese non possono subire ulteriori aggravi di costi per poi ottenere servizi carenti.

  Il problema dovrà essere risolto senza perdite di tempo. “La profonda crisi che investe i nostri territori sta determinando effetti devastanti sul tessuto produttivo e sociale, com’è ampiamente dimostrato dalla chiusura di tantissime aziende e per le altre realtà produttive vi è la diminuzione dei volumi d’affari con conseguente incremento della disoccupazione” ribadisce Fiori. “Se alla quotidianità si sommano anche i disagi ed i costi aggiuntivi richiesti dal Consorzio diventerebbe tutto molto complesso. Sarebbe pertanto opportuno e necessario aprire urgentemente un confronto con il Commissario per rappresentare compiutamente tutte le criticità più volte citate ed individuare le soluzioni più opportune negli interessi di tutte le imprese che operano in quel contesto. “Le chance di sopravvivenza delle nostre imprese localizzate nell’area sono legate anche e soprattutto all’efficienza di chi governa questi ambiti produttivi: il loro ruolo dovrebbe essere strategico per la tenuta delle nostre imprese e delle maestranze” conclude Fiori.