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Migrazioni e situazione politica nel bacino del Mediterraneo all’ordine del giorno nella Commissione politica, di sicurezza e dei diritti umani riunita oggi a Cagliari e che l’eurodeputato Pd Renato Soru presiede all’interno dell’Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo. Ma il tema protagonista è stato il conflitto israelo-palestinese. “Questa commissione è l’unico luogo dove le due delegazioni ancora si incontrano”, ha ricordato Soru alla fine dei lavori in Consiglio regionale della Sardegna. Sono intervenuti tra gli altri Zuheir Sanduqa, vice presidente del Consiglio nazionale palestinese, e due membri della Knesset, il parlamento israeliano, Eyal Ben Reuven e Anat Berko. Sanduqa ha parlato di “massacri” e “banditi sionisti” e della risoluzione Onu, la 194, che “invita Israele a facilitare il ritorno dei profughi”. Berko, da parte sua, ha ricordato “i missili di Hamas contro i civili” e ha esortato i palestinesi a “creare fondi per le istituzioni e non per il terrorismo”.

Secondo il deputato del Bundestag, il parlamento tedesco, Roderich Kiesewetter, “nessuno deve mettere più in discussione il diritto all’esistenza di Israele, e i palestinesi non possono essere ostaggio della politica dell’Iran”. Toni aspri finché Soru non ha riaffermato il motivo per il quale “oggi siamo qui”, e cioè “assumere una posizione comune sulla bozza di raccomandazione che riguarda il fenomeno migratorio e lo stato dei rifugiati del Mediterraneo”. In uno dei 31 punti della raccomandazione c’è l’esortazione alla comunità internazionale a “ricercare soluzioni politiche sostenibili nelle regioni in situazioni di conflitto, quali la Siria, la Libia e il Medio Oriente”.

Sono arrivate anche proposte. “La discussione di oggi è stata molto appassionata – ha detto Soru chiudendo la sessione – un dibattito in particolare ha catalizzato l’attenzione, anche perché si tratta della radice di tutti i conflitti e la sua risoluzione sarebbe decisiva per la stabilizzazione di un’area”. Una soluzione, ha sottolineato, “con due popoli, due Stati e l’integrità di Gerusalemme”. Prossimo incontro della commissione dell’Unione per il Mediterraneo (di cui fanno parte i 28 Paesi membri Ue, quattro Paesi rivieraschi e 11 partner mediterranei), il 16 gennaio a Barcellona.