E’ quasi al traguardo finale l’iter di riconoscimento governativo di Oilos. Oggi la commissione Politiche agricole della Camera dei deputati ha dato il primo via libera all’Organismo interprofessionale del latte ovino sardo.

“Ora – fa sapere l’assessore all’Agricoltura, Pier Luigi Caria – manca solo l’ok della Conferenza Stato-Regioni e la firma del ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio”. Oilos ha sede a Oristano e ne fanno parte, tra gli altri, i Consorzi di tutela del Pecorino romano, Pecorino e Fiore sardo, e le associazioni di categoria agricola: Coldiretti, Cia, Copagri, Confagricoltura, Confcooperative, Legacoop e Agci. “Per la prima volta – ha sottolineato Caria – i maggiori attori del comparto lattiero-caseario ovino sardo potranno operare per governare al meglio il mercato, fra programmi di produzione e diversificazione delle trasformazioni, così da costruire percorsi di stabilità rispetto al costante saliscendi del prezzo del latte pagato ai pastori”.

La sfida, ha ricordato l’assessore, è quella di “garantire una stabilità del prezzo del latte per almeno un triennio, questo darebbe una solidità e una capacità organizzativa maggiore alle imprese pastorali, soprattutto sul piano della programmazione e degli investimenti”.