puddu-and-quot-non-sono-indagato-and-quot-vertici-5stelle-avvertiti

Una persona della società civile ma molto vicina ai valori del M5s, qualcuno che ha già partecipato a incontri del movimento, anche se non in qualità di portavoce. Ma soprattutto, una figura che sia in grado di non disperdere il grande bacino di consenso che si era creato attorno a Mario Puddu, prima della sua uscita di scena per una condanna in primo grado a un anno per abuso d’ufficio.

E’ questo l’identikit del candidato governatore grillino per le regionali sarde di febbraio che quasi certamente non sarà scelto attraverso le regionarie, ma direttamente dallo staff del leader Luigi Di Maio Una cosa è certa: anche venendo meno le consultazioni online, e quindi la regola per cui i parlamentari non possono parteciparvi, è da escludere l’impegno a candidarsi di uno dei deputati e senatori M5s attualmente in carica. Nonostante l’individuazione sia imminente, non esce alcuna indiscrezione sui papabili, se non che il nome potrebbe rispondere al prossimo di un uomo o donna vicino ad ambienti della giurisprudenza. Da sempre, infatti, alcuni costituzionalisti come Andrea Pubusa hanno mostrato interesse per le idee del movimento.

E’ invece quasi da escludere una suggestione circolata nelle ultime ore che vede una replica in salsa sarda del contratto di governo dove M5S è alleato con la Lega. Un’ipotesi che imprimerebbe una clamorosa virata alle manovre in vista delle regionali, considerato che esiste un accordo a livello nazionale stretto da Carroccio con FI e FdI per correre assieme nelle 4 regioni al voto, e un tavolo operativo a livello regionale. Un asse che rimetterebbe tutto in discussione, ma che i protagonisti, M5s e Lega, al momento smentiscono categoricamente.