“Battesimo” per Francesco Pigliaru in direzione Pd. “Sono qui per dare un segnale di unità”, ha detto il governatore tesserato dem all’indomani del voto del 4 marzo.

“Sono qua anche perché questo partito mi ha affidato cinque anni fa la candidatura e devo restituire un ringraziamento importante”. Ora, ha aggiunto, “in vista del voto dobbiamo entrare in campagna elettorale non balbettando e con la consapevolezza di quanto questa Giunta ha fatto sino ad ora”.

Cose fatte che però, evidentemente, “non sono bastate a farci trovare il consenso in occasione delle elezioni politiche”. Questo perché, ha spiegato, “abbiamo sottovalutato l’inquietudine determinata dalla crisi economica”. Un’autocritica che Pigliaru fa tornare indietro fino al 2014: “La mia era una proposta liberal e modernizzatrice, ma avremmo dovuto condirla con un discorso più gentile rivolto a chi iniziava ad avere paura. Una paura dimenticata da me e non solo da me”. Infine la ricetta per vincere: “Dobbiamo ritrovare il senso di comunità”. Pigliaru è stato ringraziato da tutti gli esponenti intervenuti nella sede di via Canepa a Oristano: dal segretario Emanuele Cani all’ex senatore Silvio Lai, passando per il capogruppo del Pd, Pietro Cocco.