Il premier Conte in Calabria (VIDEO)

La giornata calabrese del premier Giuseppe Conte è iniziata a Reggio Calabria esattamente in Prefettura dove ad attenderlo c’erano il Sindaco della città metropolitana Giuseppe Falcomatà, il Presidente della giunta Regionale Mario Oliverio ed il Prefetto Michele Di Bari.

Iniziare la visita proprio a Reggio è stato per il Presidente del Consiglio importante per dare un segnale anti ‘ndrangheta ed è per questo che, in Prefettura  ha voluto firmare anche il registro contro la criminalità organizzata. Bisogna riconoscere che dopo le attenzioni che il Governo attraverso il vice premier Salvini aveva riservato alla Calabria solo rispetto al tema scottante dei migranti , quando sembrava infatti che il fatto che il vero problema di questa terra fosse stato dimenticato, oggi Conte ha impresso un forte segnale in questo senso.

Egli stesso ha infatti detto “È una visita che ho voluto fare perché questa è una regione molto sofferente e provata da un grande disagio sociale. Questa è una regione che ancora isolata per carenze di infrastrutture e perché le vie di comunicazione sono complicate. Ho voluto testimoniare, con la mia presenza la solidarietà di tutto il Governo”. Per la Calabria non si può applicare solo un discorso di legalità – ha detto –  occorrono anche interventi per la crescita economica e sociale. I dati ne sono testimoni: sono decine di migliaia ormai i giovani calabresi che emigrano ed è a questi giovani e alle loro famiglie che lo Stato deve dare una risposta. Dobbiamo lavorare tanto”.

Conte dunque ha assicurato l’impegno del Governo per far ripartire la Calabria.

Il Presidente del Consiglio è poi ripartito alla volta di Locri dove ha incontrato, insieme al presidente della Commissione Antimafia, la moglie di Francesco Fortugno ucciso dalla ‘ndrangheta nel 2005, Maria Grazia Laganà. Altro incontro simbolico teso a sottolineare un impegno concreto che il governo dovrebbe assumere contro la criminalità quello all ’ostello della Locride,  in un immobile confiscato alla ‘ndrangheta.

La mezza giornata calabrese di Conte è stata anche l’occasione per il Presidente Oliverio di rappresentare tutti gli altri problemi di una Regione ancora e sempre fanalino di cosa dell’Europa. Dalla sanità, alle infrastrutture al lavoro Oliverio ha sottoposto a Conte una situazione emergenziale. “C’è la necessità di ripartire – ha detto Oliverio-  con l’Accordo di programma quadro affinché la Calabria esca dall’isolamento e si ricongiunga con il resto d’Italia e d’Europa. Su Gioia Tauro, in particolare, speriamo  che la ‘Zona economica speciale’ prenda rapidamente avvio, uno strumento che sarà utile non solo alla Calabria ma che rappresenterà un’opportunità per l’intero Paese”. Il Premier ha comunque tenuto a precisare che il suo viaggio in Calabria fa parte della sua ordinaria attività di Governo e che presto ritornerà a gennaio.

“In questa regione ci sono tante priorità da affrontare – ha quindi spiegato alla stampa -. Intanto c’è il problema della legalità, bisogna contrastare la ‘ndrangheta che si infiltra nel tessuto sociale ed economico e quindi la soglia di attenzione e di contrasto deve essere altissima. Ma c’è anche un problema di sviluppo economico, di crescita, di sviluppo sociale. C’è il problema del lavoro. La disoccupazione giovanile è altissima. C’è una povertà diffusa. Bisogna anche cercare di presidiare le attività industriali, perché non ce ne sono moltissime, e di consentire loro di poter crescere e svilupparsi. E poi bisogna creare occasioni di crescita economica. Ed infine  il problema dei dieci comuni sciolti per mafia. “Purtroppo il fatto che in alcune realtà non si riesca ad esprimere il voto democratico è una ferita per lo Stato. Dateci la possibilità di organizzare una risposta efficace, ma mi rendo conto che è una condizione molto difficile”

Anche  il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri ha espresso la sua soddisfazione per la visita del capo del governo di oggi.  “Lo Stato, prima con la presenza del Ministro dell’Interno a San Luca e oggi a Reggio Calabria con il Presidente del Consiglio dei Ministri, dimostra adeguata attenzione per la Calabria”. Bombardieri  ha incontrato il premier insieme al Procuratore della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza, all’Avvocato generale dello Stato, Fulvio Rizzo, e al presidente della Corte d’appello, Luciano Gerardis.

“Di fronte alla consapevolezza della virulenza del fenomeno mafioso e dei pericoli che ne derivano per i cittadini e le istituzioni – ha aggiunto Bombardieri – deve necessariamente corrispondere un urgente e necessario potenziamento della presenza dello Stato”

Sonia Rocca